La parlamentare del Pd commenta la proposta di legge per la tutela della terra, il recupero e la valorizzazione dei terreni agricoli abbandonati e il sostegno delle attività agricole contadine che è in fase di discussione in commissione agricoltura
Cenni (Pd): “Verso la giornata mondiale dell’alimentazione, stop a sprechi, stop a consumo suolo, pieno sostegno all’agricoltura contadina e alle buone pratiche agricole”
Inizia il suo cammino con l’avvio della discussione in Commissione agricoltura la proposta di legge per la tutela della terra, il recupero e la valorizzazione dei terreni agricoli abbandonati e il sostegno delle attività agricole contadine, presentata da Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e sottoscritta da numerosi colleghi democratici. Il testo composto da otto articoli, dopo l’incardinamento in commissione sarà discusso insieme ad altre due proposte di legge di Sel e del M5S.
“L’incardinamento della proposta di legge in commissione agricoltura – ha commentato Cenni – è un buon segnale alla viglia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra domani venerdì 16 ottobre. Si avvicina la conclusione di Expo e, tra poco, in vista dei nuovi obiettivi Onu, si vedranno gli impegni concreti che scaturiranno dalla Carta di Milano e le azioni che gli Stati intendono mettere in atto per contrastare i mutamenti climatici, in occasione della Conferenza sul clima di Parigi. Tanti quindi sono gli appuntamenti con il futuro. Un futuro a cui un contributo fondamentale arriverà dall’agricoltura, dagli impegni per fermare la cementite azione del suolo agricolo, e dal ruolo svolto da agricoltura familiare e contadina”.
“Nella proposta di legge – spiega Cenni – si esprime il principio fondamentale secondo cui la terra è un bene comune e che occorre incentivarne l’uso sostenibile. Per questa ragione proponiamo strumenti e misure per sostenere l’agricoltura di piccola dimensione, come fondamentale presidio per contrastare il consumo del suolo, difendere i nostri paesaggi e per mantenere in vita le aree montane e marginali, combattendo lo spopolamento, grazie al recupero di coltivazioni e prodotti della terra. Un percorso che prevede opportunità di valorizzazione dei terreni non coltivati anche grazie all’istituzione di una banca dati nazionale e che prevede di stimolare la nascita di banche regionali delle terre agricole e la redazione di un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni abbandonati e incolti, da assegnare ad apposite unità gestionali costituite da uno o più agricoltori.”
“La proposta legge l’agricoltura contadina – spiega Cenni- cerca di definirne la cornice specificando che richiede forme di agricoltura non intensive, sostenibilità delle pratiche possibilità di acquisto collettivi dei mezzi di produzione e scambio di manodopera. Un circolo virtuoso che promuove l’occupazione, favorisce l’accesso alla terra di donne e giovani e semplifica il modo di fare impresa nei casi di fatturato molto contenuto. Negli articoli finali della nostra proposta ci si concentra su semplificazioni per alleggerire le attività previste e una serie di agevolazioni fiscali per chi volesse insediare la propria impresa in zone marginali dei territori, o mettere a disposizione proprie terre per progetti collettivi”.
“Il futuro della produzione di cibo – conclude Cenni – sarà determinato dalla combinazione tra qualità, capacità di fare eccellenza ed export con il presidio territoriale e la biodiversità che possono essere garantite solo da queste forme di agricoltura”.