Sempre più pericolosa la situazione in Ucraina dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha ottenuto il consenso del Senato all’invio di militari.
Ieri, il presidente americano Barack Obama aveva minacciato conseguenze qualora la situazione si fosse aggravata a seguito di un’ingerenza russa.
La risposta di Putin non si è fatta attendere e di fatto ha aumentato la tensione tra i due paesi e la preoccupazione a livello internazionale.
Una preoccupazione non immotivata vista la richiesta presentata dal Consiglio della Federazione russa a Putin a voler richiamare l’ambasciatore russo negli Stati Uniti. Funzionari ucraini hanno accusato la decisione della Russia di inviare nuove truppe in Crimea definendo tale scelta un’invasione militare che potrebbe sconfinare anche in altre provincie dell’Ucraina orientale e meridionale.
La scelta di Putin di fare ricorso alle forze armate russe è stata resa pubblica soltanto oggi dopo l’autorizzazione da parte del Senato, ma di fatto era stata preparata accuratamente già da quando alcuni giorni addietro uomini armati ed in uniformi militari avevano preso il controllo delle strutture strategiche in Crimea.
Mentre Mosca difende il proprio diritto a proteggere la sua flotta nel Mar Nero, l’Ucraina denuncia l’interesse della Russia ad invadere ed occupare militarmente un’area di grande interesse strategico.
Seppure la popolazione ucraina è divisa in regioni più o meno leali alla Russia o più pronte a stringere legami con l’Europa, non v’è dubbio che la pressione militare nei riguardi degli ucraini potrebbe portare ad un’escalation della tensione tra USA e Russia che sembra riproporre i tempi della guerra fredda tra i due paesi.
Oltre alla minaccia di un intervento militare in Ucraina, la Russia sta mettendo in atto una strategia di carattere economico visto che la regione sarebbe in debito con la Gazprom per ben 1,59 miliardi dollari a causa del ritardato pagamento del gas importato.
L’eventuale imposizione di pagamento da parte dei russi e la perdita dello sconto precedentemente accordato, finirebbe con l’accelerare la crisi economica che sta investendo il paese.
I rapporti tra Russia e Ucraina si sono deteriorati da quando il presidente ucraino Viktor Yanukovich, filo-russo, si è visto costretto ad abbandonare il paese e rifugiarsi in Russia dopo settimane di proteste e di violenze che hanno causato molti morti.
Obama ha invitato la Russia a rispettare l’indipendenza e il territorio evitando ingerenze in questioni che riguardano solo il popolo ucraino.
Un invito che sembra destinato a dover cadere nel vuoto visto che l’unico interesse russo è quello di insediare in Crimea un burattino a cui poter tirare le fila.
Intanto, su richiesta della Gran Bretagna, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha fissato una riunione straordinaria alle 14 di New York, le 20 in Italia.
Gian J. Morici