L’europarlamentare Salvatore Iacolino (PPE), Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo a margine della sottoscrizione, questa mattina ad Agrigento, dei referendum promossi dai Radicali sui temi della giustizia, ha così commentato:
“Le proposte referendarie in materia di giustizia – molte delle quali condivisibili – riaccendono l’attenzione sull’idea di dare finalmente corso alla riforma della Giustizia, avvertita dai cittadini a fronte, in particolare, dei 9 milioni di cause civili e penali arretrate.
L’eccessiva lungaggine dei processi in Italia e i dati drammatici sul sovraffollamento delle carceri – oltre a dare la misura di una vera emergenza nazionale che nuoce alla certezza del diritto e al principio di legalità – richiamano la responsabilità del Governo per un sistema giudiziario spesso inefficiente e che penalizza oltremisura i cittadini onesti e la sana imprenditoria.
I quesiti riguardanti l’introduzione della responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, il ritorno dei magistrati “fuori ruolo” e la limitazione della carcerazione preventiva – che deve poter essere applicata solo ai gravi reati – sollecitano la riforma della giustizia che deve essere capace di coniugare il diritto degli imputati ad un processo rapido e giusto, la tutela della dignità dei cittadini privati della libertà, la tempestività dei procedimenti perché abbiano una ragionevole durata, mantenendo, tuttavia, il fermo rigore e la speciale e severa disciplina nei confronti di quei reati gravi come il crimine organizzato, la corruzione ed il riciclaggio che spesso hanno una dimensione transnazionale.
La riforma della giustizia – conclude Iacolino – dovrà apportare maggiore efficienza ed equità al sistema valorizzando il contributo di magistrati ed operatori di giustizia al servizio del Paese nell’ambito del Mercato Unico Europeo che ha rafforzato nel tempo la tutela dei diritti fondamentali della persona e dell’impresa”.