Quasi 4 tonnellate di amianto e 210 tonnellate di inerti: è il quantitativo di rifiuti rimossi durante le operazioni di bonifica, da parte del Gruppo Tutela Ambientale della Provincia Regionale, su alcune strade provinciali del comparto orientale dopo il dissequestro delle discariche abusive da parte dell’autorità giudiziaria. Un lavoro imponente, effettuato dagli operai dell’impresa Ciulla srl, coordinati dal funzionario tecnico del Settore Ambiente e Territorio geom. Vincenzo Dainotto, sulla SPC 54 Ravanusa-Tintoria-Furiana, sulla SPC 55 (che collega la SP10 alla SS 644) e sulla SP 63 (collegamento SS 115 – Campobello di Licata, nei pressi di quest’ultimo Comune).
Al termine delle operazioni sono stati rimossi 3.800 kg di amianto, conferiti nella discarica autorizzata della ditta Exakta Siciliana di Carini, 400 kg di ingombranti vari (tra cui pneumatici dismessi e carcasse di elettrodomestici), conferiti nella discarica della stessa impresa Ciulla, 850 kg di rifiuti solidi urbani, conferiti nella discarica di Siculiana, e ben 209.880 kg di inerti, cioè rifiuti misti da attività di demolizione e costruzione. Quest’ultimo quantitativo di inerti è stato trasportato alla discarica autorizzata dell’impresa Vella di Ravanusa.
Attualmente, invece, è in corso il primo dei quattro interventi programmati sulla SP 6 Ravanusa-Licata. “E’ un lavoro continuo che conferma il nostro impegno nel risanamento del territorio provinciale” commentano il Presidente Eugenio D’Orsi e l’Assessore Provinciale all’Ambiente Francescochristian Schembri “tuttavia constatiamo, con amarezza, che la professionalità dei tecnici del Gruppo Tutela Ambientale viene messa a dura prova troppo spesso dall’inciviltà e dall’insensibilità di molti cittadini, che si ostinano a trasformare alcuni tratti delle strade interne in vere discariche a cielo aperto. Sono azioni dal costo rilevante, che incidono pesantemente sul nostro già magro Bilancio, e che in futuro potrebbero compromettere l’efficienza e la tempestività dei nostri interventi”.