Il candidato sindaco di Agrigento Totò Pennica interviene a seguito delle ‘convulse’ esternazioni di una signora, schierata con il sindaco uscente Marco Zambuto, durante il confronto di tutti i candidati sindaco, avvenuto ieri pomeriggio presso l’Hotel Tre Torri del Villaggio Mosè. La signora in questione, moglie del più stretto collaboratore del sindaco Zambuto, levandosi in piedi, con un tono esasperato e fuori luogo, avrebbe affermato che nell’ipotesi di elezione dei candidati alla carica di sindaco Totò Pennica o Giampiero Carta, i lavoratori precari del Comune di Agrigento, assunti a tempo determinato finirebbero per essere licenziati.
In proposito non si è fatta attendere la replica di Pennica i nmerito al problema del precariato ad Agrigento:
“La legge regionale 24 del 2010 ha stabilizzato i precari. Con la circolare attuativa della Regione Siciliana cinque comuni hanno trasformato i contratti dei lavoratori da tempo determinato a tempo indeterminato. La Corte dei Conti ha statuito che la circolare attuativa del governo siciliano non può derogare alla legge. Pertanto è mia intenzione trasformare, come hanno già fatto 5 comuni in Sicilia, i lavoratori precari in lavoratori con contratto a tempo indeterminato, al di la di quello che dica chi non voterà Pennica. Il tutto nel rispetto del Patto di Stabilità.”
Tra gli obiettivi prioritari del candidato sindaco Totò Pennica ci sono il contenimento del precariato e la possibilità di garantire il più a lungo possibile il rapporto di lavoro e mai, certamente, l’aumento del tasso di disoccupazione, portato alle stelle dall’amministrazione uscente.