Due debiti fuori bilancio e un atto di indirizzo per l’amministrazione attiva sono stati votati ieri sera nel corso della seduta del Consiglio comunale. Prima dell’avvio dei lavori, l’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici Renato Buscaglia, ha preso la parola per “ringraziare il Consiglio comunale per il fattivo contributo e per un rapporto che è stato motivo di stimolo e di confronto aperto e leale necessario per un continuo impegno a favore della Città”. Buscaglia nell’intervento ha ribadito che “quella appena conclusa è stata una esperienza che ha accresciuto il bagaglio umano e personale. Mi corre l’obbligo evidenziare, in questo momento di commiato, gli obiettivi raggiunti, d’intesa con il Sindaco Zambuto e con gli Uffici comunali, che ci eravamo proposti: accedere ai finanziamenti per migliorare la qualità della vita degli agrigentini”. Subito dopo, la Presidenza, ha provveduto al prelievo del punto riguardante la surroga del consigliere Calabrese, nominato assessore, con il primo dei non eletti della lista UDC, Giuseppe Di Rosa. Il neo consigliere, dopo aver prestato giuramento, ha comunicato di aderire al gruppo consiliare del PDL. Dopo la nomina, il Presidente del Consiglio comunale Francesco Alfano e i consiglieri Cirino e Sollano, hanno augurato a Di Rosa un “proficuo lavoro a favore della collettività agrigentina”. Successivamente la Presidenza ha chiesto il prelievo del punto relativo al “riconoscimento di legittimità di un debito fuori bilancio” inerente un risarcimento a favore di una concittadina che, a causa di una caditoia fluviale priva di copertura, ha subìto un incidente. Per tale sinistro il Tribunale di Agrigento ha condannato il Comune ad un risarcimento di oltre 5 mila euro; tale proposta è stata votata a maggioranza. Successivamente, la Presidenza, ha chiesto il prelievo di del “riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio” derivante da una sentenza emessa dal tribunale di Agrigento e relativo ad una rimodulazione del rapporto contrattuale tra Il Comune e una società proprietaria di un immobile dove sono state allocate alcune aule utilizzate dalla scuola elementare “De Cosmi” al villaggio Mosè; in virtù della sentenza il Comune è stato condannato al pagamento dei canoni di locazione nonostante la rimodulazione del contratto. A tal fine,il Direttore generale, ha comunicato che l’Ufficio legale del Comune è stato incaricato di recuperare l’indebito pagamento dei canoni mentre l’Ufficio patrimonio deve rivedere il contratto. Sulla questione si è aperto un dibattito introdotto dal consigliere Miccichè che ha sottolineato che “tutta la vicenda scaturisce dall’utilizzo e dalla proprietà dell’area esterna. Il Comune ha perso una causa perché si è intestardito a non pagare il canone per quell’area che era considerata non di pertinenza ma che invece, come dimostrano le carte, fa parte a tutti gli effetti dell’immobile“; subito dopo Saeva ha sottolineato che “quello che è stato scoperto non è altro che la punta di un iceberg di un modo di operare degli Uffici comunali e di come agiscono i funzionari”. Il citato consigliere ha chiesto al direttore generale di “verificare le responsabilità e capire perché il Comune non si è appellato”. Poi il consigliere Cirino ha sottolineato il fatto che “il Comune non si è difeso costringendo il giudice ad emettere una sentenza sulla base delle richieste di chi ha proposto il decreto ingiuntivo costringendoci, a questo punto, a votare il debito anche se vanno ricercate le responsabilità presso l’Ufficio comunale che ha procurato uno sperpero di denaro pubblico”. Il Presidente del Consiglio comunale Francesco Alfano, ha sottolineato che “sulla vicenda, dopo la nota inviata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, gli Uffici devono attivarsi per dare risposte ai legittimi interrogativi posti dai consiglieri”. Successivamente il consigliere Picarella ha evidenziato che “siamo di fronte ad una locazione non pagata. Vi è una sentenza emessa in meno di sessanta giorni col Comune che non si è costituito e basterebbe questo per aprire una inchiesta per comprendere i motivi della mancata costituzione”. Poi il citato consigliere ha sottolineato che “il contratto di locazione è uno “scandalo” visto che il Comune paga circa 60 mila euro l’anno per due appartamenti”; prima della votazione, il consigliere Raccuia, ha chiesto “un maggiore raccordo con gli uffici in modo da accelerare i tempi ed evitare eventuali smarrimenti di note e documenti”. La proposta del debito fuori bilancio, messa in discussione, è stata votata a maggioranza. Infine, su proposta del consigliere Cirino, è stato votato all’unanimità un atto di indirizzo “affinché l’Amministrazione comunale possa esperire ogni azione giurisprudenziale per il mantenimento della gestione del pontile comunale ubicato nel porticciolo di San Leone”. Espletato tale adempimento, la Presidenza ha proposto il rinvio dei lavori a mercoledì 30 dicembre con inizio dei lavori alle ore 19; tale indicazione è stata votata all’unanimità.
23 novembre 2011