I cittadini di Campobello di Licata devono sapere che solo grazie alla responsabilità politicadei due gruppi consiliari del “PD” e “MPA-Libertà e Autonomia” che hanno approvato il Bilancio potranno usufruire di alcuni servizi essenziali quali la refezione scolastica, il rimborso integrale dell’abbonamento degli studenti pendolari, l’avvio delle attività del Centro Diurno per i disabili, un contributo straordinario alla Misericordia per il trasporto anziani nonché l’acquisto di materiale di consumo, di cancelleria e varia per le scuole che ne hanno fatto richiesta, perché ancora oggi sprovviste, nonché risorse finanziarie per ripristinare il Parco della Divina Commedia e pulire i massi imbrattati ma anche per interventi urgenti negli alloggi popolari di proprietà comunale.
Il Sindaco e i “suoi” Consiglieri hanno espresso voto contrario all’approvazione del bilancio facendo leva su alcuni pareri negativi che riguardano presunte violazioni di norme regolamentari interne all’Ente che in passato non sono state applicate, come nel caso dell’ammontare del fondo di riserva, o come nel caso del fondo di svalutazione crediti, che non è stato previsto negli altri anni, nonostante se ne ravvisava la opportunità, e che comunque può subire delle variazioni in sede di approvazione del bilancio, per come recita lo stesso regolamento.
Nonostante si sia generato un brutto clima nei nostri confronti, ci siamo presi ugualmente la responsabilità di mettere in condizione l’ente di garantire lo stesso tenore dei servizi come avvenuto in passato (apertura refezione scolastica in autunno e trasporto alunni pendolari gratis), di riaprire il Centro Diurno e la Piscina.
Ci eravamo, altresì, impegnati ad apportare le variazioni al bilancio per venire incontro alle esigenze dei funzionari ma la proposta formulata dal Consigliere Ragusa altro non era che mera provocazione.
Su tutti questi aspetti, comunque, abbiamo presentato oggi apposite variazioni al regolamento di contabilità per togliere qualsiasi alibi, così come abbiamo già chiesto un elenco dei capitoli di spesa per capire quale spesa non è stata ancora impegnata, per procedere nel più breve tempo possibile alle variazioni di bilancio.
Solo prima della votazione finale del Bilancio di previsione e durante le interviste televisive di ieri, il Sindaco ha affermato che non intende dare corso al bilancio per le violazioni del patto di stabilità trovandosi costretto, suo malgrado, a non avviare alcuni servizi.
Sappia la cittadinanza che il bilancio produce gli effetti anche in presenza di pareri contrari e violazioni del patto di stabilità, per come affermato dallo stesso Sindaco in altre occasioni, d’altronde l’anno scorso nel Comune di Campobello di Licata abbiamo assistito a diverse determine di impegno di spesa in cui si affermava che non erano rispettose dei vincoli imposti dal patto di stabilità.
Sappia dunque la città che se non vengono avviati i servizi è solo e soltanto per l’irresponsabilità di un Sindaco che non merita di governare il Comune di Campobello di Licata, capace solo di creare tensioni, ansie, divisioni e preoccupazioni.
Si prenda almeno una volta delle responsabilità anche lui, faccia tacere le “malelingue” che sostengono che al Sindaco interessi solo lo stipendio, ma soprattutto non si permetta più di raccontare ai precari di dover negare loro la proroga dei contratti per colpa dei consiglieri dell’opposizione.
Falsificazione e mistificazione della realtà non dovrebbero far parte del genoma di chi rappresenta l’Amministrazione Comunale.
Grazie ai gruppi consiliari del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche che prevede la realizzazione dei nuovi loculi sotto la regia del Comune, e non più affidandoli ad un privato, nonché l’eliminazione del canile municipale, troppo vicino al centro abitato. E’stato anche approvato il piano delle alienazioni e valorizzazioni in cui si è impedita la vendita del nuovo macello comunale ed in cui si è dato l’obiettivo di concedere in locazione il parcheggio degli automezzi pesanti, di vendere gli alloggi popolari solo su richiesta dei legittimi possessori dei fabbricati oltre al fatto di affidare a canone ridotto il fabbricato adibito in passato a macello comunale ad associazioni senza fini di lucro per finalità sociali e per valorizzare quel quartiere.