On. Ida Carmina (M5S): “Schifani deve dimettersi. E’ sua la responsabilità politica del sistema e della Sanità in Sicilia.E’ora di fare pulizia”
Ieri ero presente davanti a Palazzo d’Orléans, insieme alle altre forze di opposizione per chiedere con forza le dimissioni di Renato Schifani.
È tempo di dire basta e ridare la parola ai Siciliani, rispetto alla mercificazione della cosa pubblica e della Sanità torta da spartire e mucca da mungere per l’attuale governo, che se non direttamente complice di reati ha la responsabilità dello sfascio
della Sanità in Sicilia.
“Decuffarizziamo la Sicilia” non è solo uno slogan, ma un’urgenza non solo e tanto giudiziaria, ma anzitutto, morale e politica.
Perché il problema non è solo Totò Cuffaro: eliminarlo dalla scena non basta a purificare la politica siciliana.
Il marcio è nel sistema, e lo sappiamo tutti.
Abbiamo letto sui giornali dei ritardi delle nomine dei dirigenti sanitari, della spartizione delle province per le dirigenze sanitarie, dei compromessi e delle trattative sottobanco.
E allora chiediamoci: perché tanti contrasti e ritardi nelle nomine di una sanità che muore ogni giorno di più, mentre persone muoiono per i ritardi
La risposta è chiara: perché qualcuno spera di ottenere qualcosa, magari mercanteggiando poltrone, potere e favori, o anche peggio, ai danni dei siciliani e della loro salute.
Ci troviamo davanti a un intollerabile verminaio, un tavolo attorno al quale siedono tutti sono stati finora pronti a spartirsi anche le briciole, Lupi famelici che divorano la Sicilia e le nostre vite, chi per piazzare amici e parenti, chi per consolidare il proprio piccolo feudo di potere e magari, secondo il quadro indiziario, anche per intascare tangenti.
E ora, di fronte alle intercettazioni che svelano un sistema contrario a ogni etica pubblica, eccoli tutti a fare i monachelli e le monachelle, a fingere stupore e distanza, ora che la magistratura ha sollevato il velo, mentre tutte le forze di maggioranza hanno partecipato all’ orrido banchetto in cui si dividevano le spoglie di una sanità al collasso. Nessuna dissociazione, nessuna denuncia del sistema, ma liti furibondi sulle nomine e su quanto ne toccassero a ciascuno.
Ma il vaso di Pandora è stato aperto, e non si potrà più richiuderlo.
Altro verrà fuori, perché troppe sono le zone d’ombra: dal dissalatore di Porto Empedocle a tante altre vicende che meritano chiarezza.
Noi ringraziamo la magistratura e auspichiamo che si faccia piena luce, fino in fondo.
Ma non basta. Non possiamo attendere le sentenze o il terzo grado di giudizio. Serve una scossa morale e politica, a partire dai Siciliani.
I Siciliani, devono rialzare la testanegare il consenso a chi ha tradito la fiducia dei cittadini,e dire no a logiche spartitorie e predatorie.
Perché poi non ci si deve lamentare delle cose che vanno male, delle liste d’attesa infinita, del fatto che i raccomandati vincano i concorsi mentre i nostri figli sono costretti ad emigrare (56 mila giovani laureati hanno lasciato l’isola).
Perché in Sicilia, oggi più che mai, la questione morale è la questione delle questioni.
Occorre fare pulizia e tutti i siciliani devono aprire le finestre all’ aria pulita perché il fetore abbandoni la nostra terra ed essa possa rinascere.
Nessuno se ne lavi le mani, a vario livello, eletti o elettori, la responsabilità e’ di tutti coloro che alimentano questo sistema.