ROMA, 17 ott. – “La morte del giovane Paolo Taormina a Palermo non è stato un episodio isolato. Da mesi i residenti e i commercianti denunciano degrado, risse, abuso di alcol, armi, assenza di controlli. È inaccettabile che si debba arrivare a un’altra tragedia prima che lo Stato si accorga di un’emergenza da tempo sotto gli occhi di tutti. La sicurezza non si garantisce con le parole ma con la presenza costante dello Stato, con le forze dell’ordine sempre presenti. Il governo ha detto che potenzierà l’organico di Palermo con 24 agenti, 3 ispettori e 1 funzionario. Tutto qua? E’ uno scherzo? Segnalo che la carenza di agenti della Polizia di Stato è addirittura aumentata di circa 1200 unità dal 2023 al 2024, con buona pace della propaganda che fa il Viminale quando rivendica presunte assunzioni massicce, senza dire quanti agenti vanno in pensione. Noi chiediamo un coordinamento stabile tra Ministero, Regione, Prefettura, Questura ed Comune e una strategia di prevenzione sociale. Perché la sicurezza non può essere solo repressione. Serve un’alleanza tra Stato, scuole e altre realtà educative per riportare i ragazzi verso valori di rispetto, legalità e solidarietà. Infine, chiediamo di intervenire sulla diffusione di armi tra i giovani. Palermo non è più una città sicura, Palermo è in emergenza criminalità e lo Stato deve fare la sua parte”.
Così la deputata M5S Daniela Morfino nella replica al governo che oggi alla Camera ha risposto alla sua interpellanza urgente sulla sicurezza a Palermo.