Palermo 1 ottobre 2025 – “Da un lato il presidente della Regione Renato Schifani rivendica di avere azzerato il disavanzo definendolo un risultato ‘storico”, dall’altro lato i siciliani faticano ad arrivare alla fine del mese, i servizi restano scarsi e l’impressione è che le risorse continuino a disperdersi in sprechi e privilegi. Anche questo parlamento da 3 anni spende tempo e risorse in provvedimenti di dubbia utilità. È il caso del cosiddetto ‘salva-ineleggibili’, fortunatamente bocciato, o del tentativo di reintrodurre l’elezione diretta delle province, che avrebbe comportato il ritorno di 341 poltrone nei consigli provinciali”.
Lo denuncia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo che, carte alla mano, traccia un bilancio dettagliato delle norme approdate in Assemblea Regionale Siciliana e dei costi della politica regionale di centrodestra.
“In questi giorni, mentre la maggioranza da Roma a Palermo cerca di partorire una riforma elettorale per far scattare seggi in più e quindi poltrone – spiega Campo – nulla si muove sul versante delle quote di genere, che prevede di uniformare la presenza al 40% delle donne in giunta come nel resto d’Italia. Mentre in queste ore si palesava il pasticcio della formazione professionale, arriva a Sala d’Ercole l’istituzione dei deputati supplenti: dodici possibili parlamentari in più, sostituti degli assessori eletti, che graverebbero sul bilancio per oltre 12.500 euro al mese ciascuno, a cui si aggiungerebbero circa 5.000 euro mensili per staff e collaboratori. Proiettando queste cifre in un orizzonte di legislatura, si arriverebbe a una spesa aggiuntiva stimata intorno ai 17 milioni di euro in cinque anni”.
“A tutto ciò – continua Campo – si deve aggiungere la somma complessiva delle risorse economiche impiegate per le trasferte di parlamentari che hanno svolto a vario titolo missioni fuori dalla Sicilia con rimborsi da capogiro, con una spesa complessiva di 145.351,98 euro di rimborsi e con gravi carenze in termini di trasparenza”.
“Nel dettaglio – ricostruisce ancora Campo – le sole missioni a Roma hanno assorbito 47.825,08 euro, mentre le trasferte su Milano hanno raggiunto i 14.056,81 euro. Sul piano internazionale, le missioni più onerose sono state quelle verso gli Stati Uniti: A New York sono stati spesi 23.563,55 euro, a Chicago 18.548,79 euro, a Los Angeles 8.420,70 euro. Seguono altre tappe estere significative: Dubai (10.428,55 euro), Bruxelles (19.903,14 euro), Berlino (5.072,65 euro) e la solita Cannes (4.885,19 euro). Questo insieme di cifre solleva inevitabilmente interrogativi sul reale ritorno per la Sicilia. Le motivazioni ufficiali parlano di incontri istituzionali, partecipazioni a fiere e convegni, missioni per promuovere l’immagine dell’isola o rappresentarla in contesti internazionali. Insomma, in Sicilia i numeri ‘contabili’ possono pure tornare, ma intanto a non tornare mai sono il buonsenso, la sobrietà e l’uso serio delle risorse pubbliche, che continuano a volare via tra viaggi, poltrone e privilegi” – conclude la deputata Stefania Campo.