
Nella penombra, le luci esterne si riflettono sulla finestra. Falcone seduto, pensieroso tra le carte, Borsellino cammina, frustrato.
Borsellino: Giovanni, non ci credo. Anni che non ci siamo e la gente si schiera come al derby. “Solo mafia” contro “è stata la trattativa”. La nostra morte usata per confermare le loro idee, senza guardare oltre.
Falcone: Eh, Paolo, lo vedo… e fa male… Noi volevamo capire le mille facce del potere, come la mafia si legava ad altro, quel “sistema” che ci ha fatto fuori. Non siamo morti per dare risposte facili.
Borsellino: La sentenza sulla trattativa è diventata un vanto per alcuni, ma la verità è raramente bianca o nera, lo sappiamo bene. Possibile che non capiscano che ridurre tutto a una sola causa è pericoloso? Mafia e appalti c’entravano, eccome.
Falcone: Certo, i soldi e il potere della mafia erano evidenti. Ma la violenza di quegli anni, le stragi… c’era una mano più grande, Paolo. Lo sentivamo nelle indagini, nei silenzi di certi ambienti. Interessi che si incontravano, tra la mafia e chi aveva paura di noi, gente che non era solo mafiosa.
Borsellino: E non capire questi incastri è la vera sconfitta. Ci hanno ammazzato per fermare la verità, e oggi ci sono muri di idee che non la fanno passare.
Falcone: Ti ricordi i “colletti bianchi”? Non semplici amici della mafia, ma parte di un sistema che le stragi hanno protetto.
Borsellino: E quel sistema vive di queste semplificazioni. “Solo mafia” dice qualcuno, ignorando i poteri nascosti. “Solo trattativa” dice qualcun altro, dimenticando che la mafia ammazza anche per i fatti suoi.
Falcone: La verità è un puzzle complicato, Paolo. Noi cercavamo tutti i pezzi, anche quelli scomodi. Ma molti preferiscono vedere solo quello che gli fa comodo.
Borsellino: Speravamo che la nostra morte aprisse gli occhi. Invece, si creano tifoserie e la verità rischia di rimanere nascosta.
Falcone: Forse la sconfitta è che la gente non riesce a guardare oltre il proprio naso, a capire che il male ha tante facce e che spesso i pericoli maggiori nascono quando poteri diversi si incontrano. La verità è complessa, Paolo.
Silenzio carico di tristezza. Le loro figure sembrano fantasmi che chiedono risposte a un presente distratto.
Falcone: Ottantasei anni… magari saremmo in pensione, ma quante ne avremmo potute fare prima…
Borsellino: Ottantasei anni, Giovanni. Oggi beviamo alla tua memoria, sapendo che tante cose sono andate storte. Buon compleanno, amico. Riposa in pace. Speriamo che un giorno si capisca tutto.
gjm