Agrigento 18/06/11 – Non che ci fossimo fatti delle illusioni sulle rassicurazioni che l’altro anno (e quello passato e quello passato ancora) ci erano state date dal Sindaco (e non solo), ma vedere la stessa, identica macchia nera nel bel mare di S. Leone anche quest’anno sinceramente non ce lo aspettavamo.
Da giorni, segnalazioni continue di cittadini, che – fortunatamente – ogni giorno vediamo sempre più protagonisti della vita civile di questa città, sottopongono alla pubblica attenzione ed in particolare all’attenzione delle autorità presenza di liquami e di schiume non meglio identificate.
L’ultima segnalazione purtroppo riguarda una macchia nera che viene a galla proprio davanti il lido di S.Leone. Il “purtroppo” è duplicemente d’obbligo perché, non solo tutto ciò in un Paese civile e che voglia dirsi ad aspirazione (visto che di questo ancora si parla) turistica non dovrebbe esistere, ma anche e soprattutto perché questa macchia, “sembra” identica a quella che lo scorso anno venne filmata nello stesso mare.
Ora, che passino gli anni, e non si sistemi un palo della luce è una cosa, ma che ogni anno si ripresenti lo stesso problema dei pennelli a mare questo è inconcepibile davanti ad un lido che dovrebbe essere meta di turisti per non parlare della tutela della salute dei cittadini che si avventurano tra quelle onde.
Comprendiamo bene che un’azienda privata debba massimizzare i profitti, minimizzando le uscite (ecco perchè abbiamo portato la gente a votare Si ai referendum), motivo per cui ancor oggi gli agrigentini vengono presi in giro con la storia dei pennelli a mare e dei continui lavori che l’azienda compie. Comprendiamo anche come un sindaco – che consegnò all’epoca il suo 48% a “Girgenti Acque” abbastanza facilmente invece di lottare come fecero altri sindaci che si opposero alla consegna delle condotte – si trovi in una situazione piuttosto scomoda per fare la voce grossa con chi di dovere… ma a tutto c’è un limite.
Per cui vorremmo rivolgere una serie di domande al Signor Sindaco.
Vorremmo ad esempio che il Signor Sindaco spiegasse che trattamenti vengono attuati da “Girgenti Acque” alle acque fognarie che vengono inviate a mare tramite pennelli ed in particolare affinché questi non provochino inquinamento.
Che fine fanno gli eventuali materiali asportati, e come vengono trattati?
E’ a conoscenza il nostro Sindaco del fatto che la legge italiana vieta lo scarico in mare, sia a pochi metri, ma anche a chilometri, di acque non depurate? (Direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane Gazzetta ufficiale n. L 135 del 30/05/1991).
E’ a conoscenza, che laddove non esiste depurazione non deve essere pagato nessun balzello per la depurazione? (Con sentenza n° 335/2008, pubblicata in data 10/10/2008 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità delle norme di legge che prevedono l’obbligo degli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione anche in assenza del servizio di depurazione delle acque, ed ha stabilito che i canoni di depurazione debbano essere pagati dagli utenti del servizio idrico solo come corrispettivo dell’effettiva esistenza del servizio di depurazione).
E’ altresì vero che in base all’Art. 8 Sexies della legge 27/02/2009, nascosto in “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO” si legge: “La prestazione del gestore, inizia con l’avvio delle attività di progettazione, conseguentemente, anche gli utenti considerati dalla sentenza (335/2008) sono tenuti a pagare la quota di depurazione. A partire dal momento dell’avvio delle procedure di affidamento delle progettazioni o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, purché alla stessa si proceda nel rispetto dei tempi programmati”.
Come si può evincere, ciò non è contemplato in alcune zone, come il lato sud di Agrigento, e basterebbe andare nel mare di S. Leone per accorgersi di ciò.
Ma non occorre andare lontano per capire che qualcosa non funziona ad Agrigento, basti dire che a Sciacca il servizio viene pagato in funzione dell’effettiva depurazione delle acque. La richiesta è partita dallo stesso Comune che ha indicato a “Girgenti Acque” le località non servite dal depuratore non permettendo il pagamento della depurazione in quanto non dovuta.
Il Comune di Agrigento ha intenzione di salvaguardare gli interessi dei cittadini in tal senso richiedendo la stessa cosa come già fatto dal Comune di Sciacca?
Ed inoltre il Signor Sindaco è in grado di rispondere chiaramente ed una volta per tutte se, e quando, verranno fatti i lavori per rendere il mare di San Leone di nuovo balneabile senza avere il timore di finire in ospedale?
Certo fare paragone con Sciacca, non si può, almeno un minimo di chiarezza e giustizia è stata fatta al rigurdo della depurazionev delle acque fognarie. Purtroppo ad Agrigento persiste il menefreghismo da parte di tutti e di tutto siamo tutti fuori legge, chi impone di pagare e chi paga una tariffa sulla bolletta dell’acqua non dovuta, nelle zone dove assente il servizio di depurazione e non solo, la melma delle fogne continua a sversare in mare, trascurando ogni legge che impone il non inquinamento delle acque del mare.
Se il pesce puzza dalla testa è inutile che ci giriamo attorno ai vari problemi che questa città continua ad avere e non doverli vedere risolverli in modo definitivo, come in tanti paesi civili, dove si pagano regolarmente le tasse, tutti gli abitanti e nessuno ascluso, per avere in cambio dall’amministrazione servizi afficienti, a prezzi adeguati e tutto che funziona regolarmente. Continuando di questo passo, gli agrigentini se lo possono levare dalla mente di voler pretendere dall’amministrazione, di questo paese, che le cose pubbliche funzionino secondo le regole, data la loro stessa non partecipazione alle politiche sociali, standosene a casa e lamentandosi inutilmente e comodamente nei bar.
Dott. Eccelso se ha in mano tutti questi dati inequivocabili, essendo lei politicamente impegnata, si organizzi col suo movimento per promuovere una class action e faccia qualcosa! Non porti i giornali a scrivere il solito articoletto di routine ostativo e avvilente per l’immagine della città. Ma voi politici che avete fatto un inverno..vi siete cullati col referendum!?!?!?? Voglio ricordare a tutta la comunità politica che adesso ci sono attività stagionali che devono lavorare abbastanza quest’estate per sopravvivere fino all’estate prossima. Basta chiacchiere intervenite solo quando dovete produrre fatti!!! Queste cose le sappiamo e le sentiamo in continuazione!!
Egregio S.C.,
beh… io posso capire il suo disappunto… ma prendersela con chi invece se ne occupa e ne parla e tiene l’argomento sotto i riflettori non mi è molto chiaro… avrebbe preferito che mi tacessi invece di fare “il solito articoletto”? Beh, io non credo.
Quello che credo -e che è giusto che lei chieda a me- è un qualcosa di tangibile, il problema è che io, a differenza di ben 30 consiglieri comunali, on. regionali, sindaco, giunta, on. nazionali e ministro, non ricopro una carica elettiva e quindi per me questo “articoletto” come dice lei è il massimo dell’impegno politico che posso metterci, oltre all’impegno del mio essere, oltre che di avventore politico, cittadina.
Lei pensa che a me faccia piacere non potere essere più incisiva facendo qualcosa di più tangibile per questa città? O pensa che mi soddisfi poter dire la mia, sollevare i problemi, (che, checchè lei ne pensi è comunque una cosa fondamentale visto che chi potrebbe fare ben altro non fa nemmeno questo).
Comunque è chiaro che ognuno la pensa come vuole. Io, per i mezzi che ho a disposizione (almeno in questo momento), cerco di fare il massimo. E’ chiaro che l’essere apprezzata o meno non rientra nei miei “doveri” , il mio dovere è quello di fare il mio.
Ed in questo posso dire di essere fiera di me stessa.
Il problema è che ci lamentiamo di tutti non facendo differenza se anche ce ne è uno che fa i nostri interessi perpetrando così un torto doppio nei confronti di quei pochi che tra mille sforzi e contro tutti denunciando le cose che non vanno ma poi per giunta si vedono trattati come coloro i quali hanno le responsabilità delle cose che non vanno.
Se si continuerà sempre così e a non fare la differenza, allora ci saranno sempre “i soliti noti” a decidere della nostra vita e del destino della nostra città, ma a questo punto si dovrebbe quantomeno avere la decenza di tacersi e accollarsi una vita miserevole in una città a pezzi.
Se invece si vuol veramente cambiare le cose, cominciamo a fare dei distinguo, a sorreggere chi è dalla nostra parte, anzichè attaccarli e mandare a casa chi ha la responsabilità plateale di un disastro enorme.
In ogni caso, sono sicura che lei volesse solo esprimere il suo disappunto contro una classe politica, quella si, che potendo da anni fare di tutto e di più perchè ha il potere, oltre che il preciso dovere, di farlo, rimane, ignorante com’è, seduta nelle sue segrete stanze a godersi il potere e null’altro.
Sono altresì sicura che lei condivida con me il pensiero che l’importante è che ognuno di noi, per quel che può fare, sia attore principale di un cambiamento facendo il proprio dovere al massimo e con quelli che sono i suoi mezzi a disposizione.
Un cordiale saluto.
I pennelli, questi benedetti pennelli a mare, sono legali??, scaricano liquami a 2 chilometri e 400 mt dalla costa e cioè a circa un miglio e 25 ad una profondità di 26,50 mt, questo dato e facilmente verificabile con il GPS e l’ecoscandaglio.
Si parla del pennello “”che smaltisce liquidi fognari regolarmente trattati”” cosa vuol dire, perché il sindaco non lo spiega ai cittadini di Agrigento che vuol dire regolarmente trattati.
Le acque reflue diventano riciclabili, cioè possono essere rimesse nel mare o fiumi, dopo un trattamento di 6 lunghi cicli che sono; 1 grigliatura, triturazione, di sabbiatura, disoleatura, sedimentazione primaria; 2 trattamento anossica per il rilascio del fosforo; 3 trattamento anossica di denitrificazione; 4 trattamento di areazione; 5 trattamento di sedimentazione con produzione di fanghi; 6 trattamento di disinfezione per abbattere i batteri con tecnica di clorazione o ozonizzazione, tutti questi passaggi si realizzano in grande vasche, l’ultimo passaggio è il più importante perché rende l’acqua riciclabile.
Ma l’acqua che, il comune di Agrigento e Girgenti Acque scarica nel mar Mediterraneo ed in particolare a S. Leone ha queste caratteristiche!!!, o si limita solo al trattamento primario o meccanico dove le acque nere vengono filtrate da griglie, per fermare reflui di una certa consistenza come cartoni, pannoloni, sacchetti di plastica ecc, ecc, ……questi oggetti sig sindaco, inquinano solo la vista, gli elementi che fanno male alla salute dei cittadini, non sono i pannoloni, ma sono i batteri, quali i coliformi fecali, stafilococchi, streptococchi, salmonella ecc ecc, dalle dimensioni di 0,5 milionesimi di millimetri, e stia certo che passano attraverso tutti i filtri che vuole, per cui anche se l’occhio umano vede l’acqua del mare limpida e cristallina, ciò non toglie che potrebbe essere altamente inquinata, bisogna fare prelievi ed analisi, ed ancora analisi di laboratorio, sera e mattina, e non interviste in TV e lettere ai giornali, quelli, stia certo non preserveranno gli agrigentini dal prendersi una bella infezione.
E quando qualcuno vuol fare delle analisi, deve andare a prendere l’acqua di mare a 150 mt dal molo di ponente, verso Porto Empedocle e poi vedremo i risultati.
Si può affermare che il comune di Agrigento con lo scarico a mare di acque reflue non riciclabili, contribuisce fattivamente all’inquinamento del mediterraneo.
Saluti Birillo
Avv Eccelso mi sarebbe piaciuto leggere alla fine dell’articolo che, alla luce delle considerazioni a cui lei è pervenuta, tutti i cittadini che hanno lo stesso disagio avrebbero potuto recarsi al suo studio per sottoscrivere una class action. E come Sanleonino mi sono sentito ancor più solo con i miei problemi visto che il titolo che lei ha proposto invitava a scappare anche se solo per farsi un bagno. Per il resto la stima rimane intatta.
Non voglio fare l’avvocato dell’avv.Eccelso… però mi sembra assurdo lamentarsi di chi porta alla ribalta un problema che, se la maggior parte della popolazione conosce, chi di dovere deliberatamente ignora.
Dobbiamo tutti lamentarci sommessamente perché nulla può cambiare in questa città dai problemi immortali? Ma nooooooooooo perché S.C. sostiene che bisogna stare zitti e non ricordare che il problema esiste, sennò la gente non viene più a San Leone a prendersi qualche bella infezione!
Ecco! Abbiamo raggiunto il colmo! Bisogna stare MUTI invece di andare TUTTI a stanare i responsabili…. e i responsabili si conoscono almeno quanto si conosce il problema. Ce ne ricorderemo anche alle prossime elezioni? E’ inutile sperare nell’impegno spontaneo della classe politica… c’è bisogno di una bella spinta e della partecipazione attenta di tutti.
S.C chiede di promuovere una class action ma in questa città quando si tratta di protestare mettendoci la faccia la gente sparisce….
Diamoci appuntamento e presentiamoci tutti insieme per protestare, magari prima ci vediamo in un posto dove possiamo contarci… perché andare a protestare in 4 gatti non sortirà sicuramente gli effetti desiderati!
Ho visto con molto interesse quanto scritto dall’avv. Eccelso, e finalmente, mi sembra che siamo sulla strada giusta.(Forse è lo scirocco che arriva dall’Africa). Voglio premettere innanzi tutto, e come già sa il direttore del giornale web Morici, avendo una piccola abitazione estiva a S. Leone, senza class action,facendo una domanda a girgenti acque,e una al sig. Sindaco di Agrigento, NON PAGO LA DEPURAZIONE, perché come ha evidenziato l’avv. Eccelso LA LEGGE LO PREVEDE. Certo non è stato facile !.. Ho dovuto faticare, e non poco, perché a chiedere sono tutti bravi a dare invece devi combattere. La corte costituzionale con la 335/2008 dava ragione a tutti coloro che come me, e come tanti altri. Ma ancora una volta, ” per non scontentare l’amico” si fece lart.8 Sexies della legge 27/02/2009, nascosto in “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO”. Ciò diede modo a Girgenti Acqua, più di una volta a intimidirmi per il su detto art.8. Fino a quando inviai una lettera che informava che la prossima lettera gliela avrei inviata tramite Avvocato. Da quel momento, non pagai più depurazione. P.S.Si possono richiedere gli ultimi 10 anni di pagamenti non dovuti. Se volete sono disponibile ad inviarvi modello di richiesta.
Io sono disponibile a manifestare ditemi il giorno l’ora e il luogo invece di polemizzare sul se si deve dire on non si deve dire che la situazione di San Leone è insostenibile e che lo stesso problema si ripresenta puntualmente ogni anno e come ogni anno puntualmente la cittadinanza viene presa per i fondelli. E’ inutile nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi o lasciarsi andare a mera demagogia, a quello è già avvezza la nostra classe politica dirigente da sempre. Dimostriamo che non siamo solo buoni a pagare le bollette dell’acqua più esose del mondo!Per quello nessuno parla ma tutti si lamentano, ma c’è stato qualcuno che nel 2007 disse no! Se proprio dobbiamo emulare qualcuno scegliamo l’Aquila, non il coniglio e penso che l’espressione popolare del 12 e 13 giugno si è espressa in tal senso e con questa larga e solida base che penso in futuro si dovrà confrontare chi vorrà fare politica almeno quelli che lo vorranno fare seriamente!
Signor Giuseppe Greco, è un piacere parlare con cittadini come lei che, seriamente arrabbiati, vogliono fare qualcosa di costruttivo per reagire a questo stato di cose. Come ho già detto, io penso che la politica senza i cittadini attivi e protagonisti non sia nulla, giacchè il politico è solo il rappresentante di questa voce, di quei bisogni e di questi è servitore.
Le vorrei segnalare una iniziativa portata avanti da un’altra cittadina come lei che può trovare a questo link: https://www.facebook.com/event.php?eid=218239658199550&ref=notif¬if_t=event_invite e che è chiaramente condivisa dalla sottoscritta. Ancora non vi è una data, ma se ci dovessero essere intoppi nel frattempo ci organizzeremmo di conseguenza.
Per il resto le vorrei segnalare che su facebook stanno nascendo tanti gruppi di cittadini che si vogliono riappropriare della loro città e del loro diritto/dovere di essere cittadini. A tal proposito, tutti questi gruppi si incontreranno, mercoledì p.v. al ragno d’oro alle 19,30. Perchè non si unisce al gruppo?
Spero di incontrarla in quel frangente giacchè la sottoscritta, prima di essere attore politico è una cittadina come tutti gli altri, e qualsiasi impegno, sia esso politico o civile può portare a qualcosa di positivo, questo verrà portato avanti dalla sottoscritta.
Un cordiale saluto.
Anzi S.C. è stato pure generoso e fiducioso. Mi devo andare a fidare di una che dice che il principio che abbiamo abrogato dal referendum che lei stessa ha promosso è la massimizzazione degli utili (quando prima era previsto solo un 7% e l’onere di reinvestire tutto il restante utile generato nella struttura), che quando parla non ti fa capire quale Sindaco ha sottoscritto il rapporto con la girgenti acque come se quest’ultimo fosse un’entità non una persona. Vatti a fidare dei politici che fanno i cittadini (e che per un anno non si accorgo che non c’è dibattito politico attorno ad un problema che si ripete sempre e trascurato).
lo sappiamo tutti chi ha firmato, nessuno dormiva, questi dettagli sono insignificanti non è su questo che dobbiamo focalizzarci, abbiamo tutti gli occhi e tutti le orecchie e avremo anche le mani con in pugno una matita a breve…
quello che non capisco è come si puo dare la fiducia a Marco Zambuto e magari non darla a Ausilia Eccelso come dire che preferisci la cura invece di non ammalarti!
Signor Giuseppe parliamoci francamente lei davvero crede che tutto il restante escluso il 7% generato dalla struttura sarebbe stato effettivamente e realmente reinvestito? Ma lei vive ad Agrigento o scrive da Parigi? Come??? proprio oggi si sente dire di questi 3 milioni di euro che viaggiano in lungo e in largo promettendo di risolvere tutti i problemi di Agrigento,prima lo schifo dei pennelli di San Leone, poi la gravissima situazione del centro storico, la rete idrica “colabrodo” agrigentina, e sempre udite bene gli stessi 3 milioni?! Faremmo prima e forse con maggior possibilità (credetemi) di implorare San Calò per risolvere i problemi di Agrigento. Scusami Giuseppe ma avresti veramente il coraggio di polemizzare con chi nel bene o nel male, partendo dal presupposto che nessuno di noi è giusto (tutti abbiamo le nostre colpe) vuole REAGIRE ad una situazione che ormai non può più andare avanti, ormai ha perso anche la sua forza di inerzia! vuole schierarsi con chi, nell’intento di perseguire i propri interessi ha perso di vista il quadro generale della situazione e si è disinteressato della propria città trattandola a mò di una battona, perseguendo solo la logica del profitto a discapito di ogni responsabilità, della CITTA’? DI NOI? O vuole essere “un cittadino arrabbiato che vuole fare qualcosa di costruttivo per reagire a questo stato di cose?” La Città ha bisogno di tutti i suoi figli che l’amano e che vorrebbero lasciare in eredità ai propri figli una Città migliore di quella che è oggi la città ha anche bisogno di lei Signor Giuseppe.
(Non esiste, fino a contraria prova, un marchingegno che, si chiami pure televisione, ci metta in condizione di tacitare ogni nostro tentativo di comprendere, e per comprendere di demistificare gli avvenimenti, non secondo il fatto del loro accadere ma secondo la storia delle loro premesse)
Citazione da Il tempio e le Torri di Settimio Biondi.
Ma picchì un pigliati uno di ddri cosi chi galleggianu nno mari e ciù faciti degustari, cu sà???