“Il Sindaco del Comune di Cianciana Francesco Martorana, unitamente alla sua Giunta, avendo appreso da informazioni di stampa a diffusione provinciale e regionale, che è stata celebrata l’udienza preliminare a carico di Filippo Sciara, 56 anni, già affiliato alla “famiglia” mafiosa di Siculiana, accusato dell’omicidio dell’imprenditore ciancianese Diego Passafiume, ucciso il 22 agosto 1993 a Cianciana, ha deliberato in data 15 ottobre scorso di costituirsi parte civile.
A distanza di quasi trent’anni, e dopo una svolta nelle indagini avvenuta nel 2018, Sciara è accusato di omicidio premeditato ed efferato, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione mafiosa denominata Cosa Nostra, nei confronti dell’imprenditore ciancianese, allora 41enne, che operava nel settore del movimento terra, ucciso mentre era alla guida della propria auto, assieme alla moglie, alla suocera e ai bambini, raggiunto da alcune fucilate, di cui l’ultima in pieno viso.
All’udienza preliminare dello scorso 6 ottobre si è già costituita parte civile l’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”. Il Comune di Cianciana, con la deliberazione della Giunta di oggi si costituirà parte civile all’udienza fissata nel prossimo mese di gennaio, nei confronti di Sciara Filippo, accusato in concorso con altri (Pollari Giovanni, deceduto e n. 2 soggetti non identificati), per l’omicidio dell’imprenditore ciancianese Diego Passafiume, nell’ottica delle finalità statutarie del Comune di adottare ogni utile azione, in primis la costituzione come parte civile nei processi di mafia, per la diffusione della cultura della legalità.
L’Amministrazione Comunale ha conferito l’incarico all’Avv. Lucia Lo Scalzo, del Foro di Agrigento.”
Soddisfazione esprime Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei familiari delle vittime di mafia dell’Associazione “I Cittadini contro le mafie e la corruzione”, che plaude alla sensibilità mostrata dal Sindaco e dalla Giunta del Comune di Cianciana per aver dato in tempi brevi l’incarico al legale affinchè ci si costituisse parte civile al processo e non venissero lasciati soli i famigliari di una vittima innocente di mafia.