PALERMO, 31/07/2025. “Il governo ha tagliato tre quarti della manovra dando spazio a norme non urgenti a scapito di quelle veramente pressanti come Asacom, assistenti igienico-personali, disabili psichici, ristori per gli incendi, CTA, aiuti ai Comuni, lavoratori dei Consorzi di bonifica. Il M5S ha battagliato fino all’ultimo in difesa dei Comuni e dei soggetti più fragili, ma non c’è stato verso di cambiare faccia a un copione evidentemente già scritto a prescindere dal dibattito in una Commissione Bilancio ormai totalmente spogliata del suo ruolo di filtro. Stanno accelerando pensando di risolvere la partita in aula con il solito maxiemendamento, magari travestito da ordine del giorno collegato a un fondo dedicato non passato al vaglio della Commissione Bilancio, che farà capolino all’ultimo minuto per accontentare i desiderata dei partiti della maggioranza e compattarli. E meno male che Schifani aveva detto ‘niente mance’, ma adesso è evidente che a volerle sono proprio i partiti che lo sostengono. Di certo hanno fatto i conti senza l’oste, faremo grande ostruzionismo, la prossima settimana sarà particolarmente calda per Schifani e soci. Non ci resta altra scelta nei confronti di un governo e una maggioranza insensibili alle necessità dei siciliani”.
Lo afferma Antonio De Luca, capogruppo del M5S.
“I recenti scandali, evidentemente – continua De Luca – non hanno insegnato nulla. La pratica dei maxiemendamenti fatti in aula, come ho più volte dichiarato, deve andare in soffitta una volta per tutte, perché non c’è il tempo di esaminarli con la dovuta attenzione”.
Molto critica la vicecapogruppo M5S Roberta Schillaci sull’assenza nel testo che sbarcherà in aula di norme dedicate agli assistenti igienico-personali e agli Asacom.
“Per questo – dice Schillaci – siamo veramente rammaricati. Non c’è tempo da perdere, occorre che ci siano subito le risorse per garantire il diritto allo studio agli alunni con disabilità che troppo spesso sono stati costretti a rimanere a casa all’inizio dell’anno scolastico. Non vorremmo assistere nuovamente a un film visto già troppe volte, con discriminazioni palesi tra studenti di territori diversi”.