Palermo, 12 aprile 2025 – Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Nasca, e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità.
Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi criticità derivanti dall’ordinanza CAS n.65 del 18/02/2020 e dalle successive comunicazioni, che impongono l’obbligo di segnalare con 24 ore di anticipo il transito di trasporti di merci pericolose (come gas, idrocarburi e acidi) sulle tratte autostradali siciliane gestite dal Consorzio. Un vincolo che, nella pratica, rende quasi impossibile l’effettuazione del servizio, soprattutto quando gli ordini vengono ricevuti il giorno stesso o la sera precedente.
“Queste disposizioni – hanno dichiarato i rappresentanti della Cna Fita Sicilia – non tengono conto della realtà operativa del nostro settore, che spesso lavora su chiamata urgente, in particolare per forniture destinate a ospedali, scuole, traghetti e aeroporti. Il trasporto di idrocarburi e prodotti petroliferi, ad esempio, è regolato da normative fiscali e doganali stringenti che non consentono rinvii nella consegna. Chiedere una segnalazione preventiva di 24 ore è tecnicamente impraticabile”.
Un altro nodo riguarda l’impossibilità di indicare con precisione l’orario di transito nelle autostrade gestite dal CAS, vista l’estrema variabilità dei tempi di carico e delle procedure previste per questo tipo di merci.
“Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità – aggiungono – ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti, soprattutto quelli legati a servizi pubblici essenziali”.
“Accogliamo con favore l’apertura istituzionale mostrata durante l’incontro – hanno concluso – e auspichiamo che già nelle prossime settimane si possa lavorare insieme per rivedere una normativa che oggi penalizza pesantemente l’intero comparto del trasporto merci pericolose in Sicilia”.
La CNA Fita Sicilia vigilerà affinché l’impegno assunto si traduca in un intervento concreto e tempestivo, nell’interesse delle imprese, dei lavoratori del settore e della collettività.