Dopo la forte preoccupazione per le proposte di modifica alla Legge Regionale 15/2022 sulla tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, attualmente in discussione presso l’Assemblea Regionale Siciliana, l’associazione tira un sospiro di sollievo. Le modifiche proposte avrebbero compromesso gravemente la gestione del randagismo nell’isola, penalizzando in primis gli animali ma anche le associazioni animaliste che da anni svolgono un lavoro fondamentale sul territorio
Palermo, 6 marzo 2025 – La VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana ha per ora fermato l’iter di approvazione del Disegno di Legge che ha l’obiettivo di modificare pesantemente l’attuale legge regionale sulla tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. Una legge approvata nell’estate del 2022, introducendo una serie di aspetti positivi che, con queste modifiche, verrebbero inspiegabilmente a scomparire.
Il disegno di legge presenta una serie di punti critici sui quali LNDC Animal Protection aveva inviato le proprie osservazioni:
· Esclusione delle associazioni animaliste: la sostituzione del riferimento alle associazioni con “soggetti privati” per la gestione dei canili e delle strutture di accoglienza potrebbe portare a un monopolio da parte di aziende interessate solo al profitto, a scapito del benessere degli animali.
· Eliminazione degli incentivi per le adozioni: la cancellazione dei voucher per l’acquisto di prodotti per animali e degli sgravi fiscali scoraggerebbe le adozioni, aumentando il numero di animali nei rifugi.
· Soppressione delle case famiglia per cani: queste strutture rappresentano un’alternativa più accogliente e meno traumatica rispetto ai canili, e la loro eliminazione sarebbe un passo indietro nella tutela degli animali.
· Riduzione dei controlli e degli standard nei canili: la modifica della normativa eliminerebbe l’obbligo di formazione per gli operatori, diminuirebbe il numero di addetti per la cura degli animali e abolirebbe la scheda identificativa per ogni cane, rendendo più difficile monitorare le condizioni degli animali nei rifugi.
· Blocco della reimmissione dei cani sul territorio: vietare il rilascio controllato dei cani sterilizzati aumenterebbe il sovraffollamento dei canili e i costi di gestione per i Comuni, invece di rappresentare una soluzione sostenibile per il fenomeno del randagismo.
LNDC Animal Protection aveva ufficialmente inviato le proprie considerazioni all’organo legislativo della Regione Sicilia, denunciando il rischio che queste modifiche potessero trasformare la gestione del randagismo in un business a danno degli animali. L’Associazione esprime soddisfazione per la decisione di rivedere il Disegno di Legge e chiede all’istituzione di garantire un confronto aperto con le associazioni di tutela animale per trovare soluzioni che mettano realmente al centro il benessere degli animali.
“Depotenziare il ruolo delle associazioni animaliste, che da anni lavorano con sacrificio per combattere il randagismo, è una scelta pericolosa e controproducente”, dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Ben venga questo stop momentaneo. Adesso la Regione Sicilia deve lavorare insieme a noi per costruire una strategia più efficace e rispettosa degli animali.”