On. Ida Carmina M5S: “Nella manovra finanziaria, il Governo dice NO al Fondo per l’illuminazione pubblica. In Sicilia sarà un massacro con altri enti locali che rischiano di andare in dissesto”
Ida Carmina, deputata del M5S, commenta l’ennesima beffa da parte del Governo Meloni che penalizza sempre di più i Comuni ed in particolare quelli siciliani, più esposti finanziariamente, che dice NO in Commissione Bilancio all’emendamento proposto dal M5S per l’istituzione di un fondo da 100 milioni per ciascuno degli anni 2025-2026 a favore dei Comuni e dell’ambiente per l’efficientamento energetico e per l’illuminazione pubblica.
Ancora una volta l’esecutivo volta le spalle ai territori e ai cittadini. Ricordo che la spesa e il consumo elettrico nei Comuni incide pesantemente nei bilanci per circa il 15% del totale e che anche a causa del mancato adeguamento infrastrutturale, moltissime strutture pubbliche sono dotate di impianti obsoleti e ad alto consumo energivoro. Investire in tecnologie moderne come l’illuminazione a Led, i sistemi di controllo intelligente e la domotica applicata all’illuminazione pubblica non è solo una scelta economica, ma anche una responsabilità ambientale. Questi interventi consentono di ridurre i consumi fino al 50-70%, generando risparmi importanti per le casse comunali, che possono essere reinvestiti in altri servizi per i cittadini. Purtroppo questo Governo Meloni ostacola lo sviluppo e l’economia green e il rispetto ambientale e l’efficientamento energetico, in quanto troppo preso con investimenti militari e forme accentuate di privilegi e favoritismi. La Legge di bilancio è sempre più ambienticida e sarà un massacro per i bilanci comunali con conseguenze nefaste: saranno tagliati servizi essenziali e primari per i cittadini a causa dell’arroganza cieca e ottusa del Governo che opera contro l’ambiente e il risparmio energetico, e non dà alcun sostegno ai comuni per l’illuminazione pubblica non considerare quanto sia essenziale per i cittadini, per la loro incolumità fisica ed anche per la loro sicurezza, specie in zone fortemente criminogene”.