“La Sicilia sta vivendo una crisi idrica senza precedenti, con turni di erogazione dell’acqua che, in alcune città, sforano i 20 giorni consecutivi. Un’emergenza che ormai dura da mesi e che sta mettendo a dura prova le risorse e la qualità della vita degli abitanti, in particolare nelle aree interne e nelle zone costiere.
Oggi, le dichiarazioni del Commissario unico per la depurazione delle acque reflue, nonché Presidente dimissionario di Sidra, la società che gestisce il servizio idrico a Catania e in provincia, Gino Fatuzzo, hanno riacceso il dibattito sulla gestione dell’acqua in Sicilia. “Dobbiamo cominciare ad avere un rapporto con l’acqua diverso”, ha dichiarato Fatuzzo, sottolineando l’importanza di un cambiamento radicale nelle politiche idriche dell’isola. Secondo il commissario, è fondamentale introdurre normative che obblighino le nuove costruzioni a dotarsi di due condotte separate: una per l’acqua potabile e una per quella sanitaria. Inoltre, Fatuzzo ha proposto di incentivare la conversione degli impianti idrici esistenti, affinché l’acqua depurata possa essere utilizzata anche per l’irrigazione delle coltivazioni agricole.
Ma la vera svolta proposta riguarda l’adozione di impianti di dissalazione per garantire una fonte costante di acqua. “L’acqua del mare non mancherà mai”, ha affermato Fatuzzo, sollecitando la costruzione di dissalatori in tutta l’isola come soluzione a lungo termine.
Un concetto che trova riscontro con le dichiarazioni del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che durante l’ultima manovra di assestamento di bilancio, in Aula, ha severamente bocciato l’operato del Commissario per l’emergenza siccità, Nicola dell’Acqua, ribadendo l’urgenza di affrontare la crisi idrica con misure tempestive e pratiche.
In questo contesto, il Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, Angelo Cambiano, ha più volte sollecitato l’adozione di soluzioni strutturali. “Non possiamo ancora perdere tempo”, ha dichiarato Cambiano. “Lo ripeto da mesi: in piena emergenza, è fondamentale fare uso immediato di ciò che è già disponibile, come i moduli di dissalazione. Questi impianti, infatti, non richiedono complesse procedure burocratiche e, come previsto dal Decreto Siccità, non sono soggetti a procedimenti Via e Vas, essendo moduli che producono meno di 200 litri di acqua al secondo . È un’opportunità che dobbiamo sfruttare subito”.
Cambiano ha anche sottolineato come il Governo regionale stia finalmente comprendendo l’importanza di queste tecnologie, citando l’approvazione di un emendamento da lui proposto nell’ultima manovra di assestamento di bilancio, che prevede un incremento delle risorse destinate all’acquisizione di dissalatori. “Non possiamo permetterci di rimanere impantanati nella burocrazia. L’emergenza è qui e il Governo deve intervenire con urgenza”, ha concluso Cambiano.
Un appello alle istituzioni chiamate a prendere decisioni importanti su una crisi che non può più essere ignorata. Solo con un cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche sarà possibile affrontare questa emergenza, che rischia di diventare una problematica strutturale se non affrontata con tempestività e determinazione”.