Ida Carmina, deputata del M5S commenta la sua partecipazione dopo il sit-in di protesta ad Agrigento degli operatori Asacom, delle associazioni, delle famiglie e dei bambini disabili che si sono visti tagliare i servizi del 40 % con gravissime conseguenze sul diritto allo studio e all’assistenza dei beneficiari, oltre che sui lavoratori del settore.
“La protesta è stato un momento importante per mantenere alta l’attenzione su un problema reale che colpisce alunni in condizioni di difficoltà e le famiglie deprivati di possibilità di inclusione sociale e scolastica. Stupisce che nella città di Agrigento capitale della cultura 2025, destinataria di ingenti risorse statali e regionali, il servizio Asacom sia stato tagliato del 40% con gravi ripercussioni per i destinatari del servizio, la loro famiglie ed i lavoratori. Mentre si assiste ad un penoso rimbalzo di responsabilità tra Comune e Regione, sulla pelle dei ragazzi fragili, atteggiamento pilatesco che esaspera gli animi. Il problema dei tagli ai servizi Asacom va risolto. E’ inammissibile che si continui a ledere il diritto essenziale all’assistenza ed all’ inclusione dei bambini disabili a cui andrebbe data priorità assoluta. Vanno altresì considerate le giuste rivendicazioni dei lavoratori Asacom, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, figure indispensabili per l’inclusione sociale ed il percorso di crescita scolastica dei bambini, professionisti che non possono continuare a subire discriminazioni e precarizzazione. Da troppo tempo aspettano una doverosa stabilizzazione che è stata oggetto di rassicurazioni elettorali da parlamentari di centrodestra, che hanno costruito le loro fortune strumentalizzando gli ASACOM, e ora che sono al governo e potrebbero realizzare quanto promesso hanno “dimenticato” disabili, famiglie e lavoratori. Ed i soldi ci sono. Il Governo Meloni sta spendendo miliardi e miliardi di euro in armi, 1 miliardo di euro per garantire gli evasori fiscali. Può destinare, se vuole, quanto occorre ai diritti dei più fragili. La verità è che diritti essenziali previsti dalla Legge 104/92 devono essere erogati in modo uguale ed uniforme in tutto il territorio italiano e non dipendere dalle finanze o dalle scelte opinabili di Comuni o Regioni. E questo vale anche per Agrigento e per tutta la Sicilia. E con l’autonomia differenziata targata Calderoli/Meloni, la situazione peggiorerà per i ragazzi fragili del Sud. Il Sindaco di Agrigento ha annunciato che martedì è stato convocato un tavolo tecnico, dandomi rassicurazioni che questo vulnus sarà sanato che si sta adoperando per trovare le risorse mancanti per garantire il servizio. Da parte mia sarò al fianco di genitori, associazioni, operatori Asacom ed alunni disabili perché siano assicurati servizi e serenità per garantire a pieno il diritto allo studio e all’inclusione scolastica.”