Ida Carmina, deputata del M5S, interviene con veemenza sul progetto eversivo di autonomia differenziata che sta portando avanti il Governo Meloni dei falsi patrioti che ha come risultato finale di frantumare l’Italia Unita per impacchettarci una secessione che di fatto trasformerà le 20 regioni della penisola in staterelli disomogenei aumentando le diseguaglianze tra i cittadini del Nord e quelli del Sud “Noi ci siamo, diremo No fino alla fine e lotteremo anche nelle piazze contro il progetto scellerato ed irresponsabile del Ddl Calderoli, lo “Spacca Italia” che, se portato a termine trasformerà l’Italia, Stato unitario, in una pletora di borgate con differenti normative, differenti risorse, senza costrutto e pericolose per tutti, per lo Stato e per tutti i cittadini deprivati di diritti fondamentali. Una vicenda complessa e delicata che stravolge i principi di uguaglianza, mutualità e solidarietà tra i cittadini residenti all’interno dello stesso Paese. Non è un regionalismo rafforzato ma una vera e propria secessione camuffata con la cessione alle Regioni di 23 materie e 500 funzioni delegate con la relativa gestione di servizi essenziali quali la sanità, i trasporti, l’istruzione, la ricerca scientifica, l’ambiente, le energie ed il trattenimento delle risorse in capo alle stesse Regioni.
Si aggraveranno i divari e la dicotomia tra le regioni del Nord industrializzate e le regioni del Sud, che va fermata senza indugi. Per non parlare della Sicilia, e della Provincia di Agrigento, isola dell’isola, con reddito pro-capite ridotto e una economia ancora debole e condizionata da fattori esogeni. Io assieme ai colleghi del M5S, abbiamo prima in Commissione e poi in Aula iniziato una battaglia durissima che andrà avanti in Parlamento e nelle piazze. Noi eravamo lì mentre i banchi della Maggioranza erano vuoti. Rispetto ad un provvedimento tra i più importanti della legislatura, forse più che pensare al Ponte sullo Stretto, hanno fatto quello del Primo Maggio e si sono assentati in massa, specie i deputati di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che ormai farebbero bene a togliere l’Italia dalla denominazione dei loro Partiti.
O forse l’assenza ed il silenzio di tanti deputati di centrodestra sono legati alla vergogna di chi sta tradendo l’Italia unita ed il Sud. Solo la Lega era presente nei suoi ranghi, Ministro Calderoli compreso. Ed i Legisti hanno disvelato le loro vere intenzioni: la vittoria del nord, della Lombardia, portandolo anche inciso durante un intervento persino in una maglietta verde su cui era scritto provocatoriamente “il vento del Nord”. Rimane la speranza che i banchi della maggioranza siano rimasti vuoti con tanti colleghi assenti per dare un segnale che non tutta la maggioranza è supina al volere di Meloni e dei leghisti e non accetta questo patto scellerato “tu mi dai il premierato ed io ti do l’Autonomia Differenziata”. La speranza è che qualcuno di loro non sia un patriota di cartone, ci tenga davvero all’Italia e si ravveda. Certamente chi voterà a favore, potrà definirsi solo in un modo: TRADITORE! Pertanto, faccio appello ai deputati di maggioranza, in particolar modo ai siciliani ed ai meridionali, perché non siano solo degli schiacciabottoni ed abbiano un sussulto di dignità per dire NO a un progetto che se dovesse essere approvato sarebbe l’ennesimo atto inaudito di violenta discriminazione verso il Mezzogiorno ed i cittadini del nostro territorio, che sono italiani e pretendono eguaglianza e una par condicio dovuta ed ancora non realizzata dallo Stato Repubblicano, non certo una secessione mascherata, divisiva e sperequativa.”