Domenica una vecchia mina ha ucciso nove bambini nell’Afghanistan orientale, secondo quanto riportato dalle autorità locali. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
I bambini – cinque maschi e quattro femmine, tutti di età compresa tra i 5 e i 10 anni – hanno trovato la mina vecchia di decenni vicino al loro villaggio nella provincia di Ghazni e ci stavano giocando quando è avvenuta la tragedia.
“L’Afghanistan è uno dei Paesi più contaminati da mine al mondo, con la presenza di ordigni inesplosi disseminati in due terzi dei suoi distretti. Questa notizia straziante è un duro monito dei pericoli persistenti dovuti ai residuati bellici. A causa della loro naturale curiosità e della pressione a cui sono sottoposti per raccogliere rottami metallici e contribuire al reddito familiare delle loro famiglie, i bambini sono i più colpiti dalle mine inesplose. Ogni mese circa 60 persone, per lo più minori, vengono uccise o mutilate. La comunità internazionale e le autorità di fatto devono dare priorità alla rimozione dei residui bellici esplosivi e di altri elementi pericolosi” ha dichiarato Arshad Malik, Direttore di Save the Children in Afghanistan.
Save the Children e i suoi partner hanno programmi in 18 province dell’Afghanistan. Nell’ambito del suo intervento volto alla protezione dei bambini, l’Organizzazione lavora per aumentare la consapevolezza dei rischi derivanti dagli ordigni non esplosi e fornisce ai minori le competenze e le conoscenze per proteggere se stessi e gli altri.