Voci e commenti
di Salvatore Grillo
Roma 2 marzo 2024
Si sono svolte ieri in IRAN le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Islamica (il loro parlamento) e dell’Assemblea degli esperti (organismo di controllo dell’osservanza islamica) ma a causa delle norme draconiane del regime sulla composizione delle candidature non c’è nessun interesse su chi sia risultato eletto mentre è rilevante il dato della partecipazione al voto. E qui già dalle stesse dichiarazioni governative emerge che solamente il 40% avrebbe votato, il dato più basso nella storia del regime islamico, mentre le opposizioni dichiarano che la partecipazione è attorno a 20% .
Ricordo che il regime, con l’ayatollah Camenei schierato violentemente in prima persona, aveva invitato gli iraniani a votare in massa contro i traditori e i nemici del popolo e aggiungo che sarebbe molto pericoloso per un dipendente pubblico, per un insegnante, per un commerciante le cui licenze sono rinnovate periodicamente e persino per uno studente che per entrare all’Università e per ultimare gli studi è soggetto ad una autorizzazione, non andare a votare, equivarrebbe ad una dichiarazione di ostilità al regime.
Ovviamente pur andando a votare molti avranno potuto annullare la scheda, scrivere frasi ostili o consegnarla bianca, ma queste percentuali non vengono rilevate e l’assenza di ogni controllo internazionale, a cui l’IRAN si oppone, rende impossibile ogni riscontro.
Questa maggioranza silenziosa che manifesta con coraggio ostilità al regime non votando è la dimostrazione della crescente ostilità della popolazione assieme a due notizie, date da una agenzia indipendente Turca: che non ha partecipato al voto l’intero paese della giovane Mahsa Amini uccisa barbaramente dai guardiani della rivoluzione per non avere portato il velo e che in alcuni territori siano state date al fuoco le urne inviate dalle prefetture. Oggi questo crudele controllo violento viene denunziato, come è loro consentito, dai cittadini iraniani, cosa aspetta la comunità internazionale, che prosegue a ritenere legittime le rappresentanze istituzionali iraniane, ad interrompere ogni loro agibilità esterna, facendo così sentire la solidarietà a quel popolo oppresso? Quando vedremo manifestazioni di forte solidarietà delle nostre popolazioni e dei nostri giovani per dare forza e speranza al popolo e ai giovani iraniani?
Personalmente lo faccio, come posso, ma sento che questo non acquieta il mio animo.