“Ho partecipato e sono andato a parlare con Fitto anche il giorno prima con una delegazione di sindaci. Però ho lasciato la manifestazione quando si è avviata verso il ministero perché andare il giorno dopo a fare il chiassoso e il rivoluzionario non è sicuramente nel mio stile, quindi ho evitato e sono andato via”.
Così Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha dichiarato ai microfoni de ‘L’Italia s’è desta’, programma di Radio Cusano Campus condotto dal Direttore Gianluca Fabi e Roberta Feliziani, riguardo alla manifestazione dei sindaci guidata dal governatore della Campania, Enzo De Luca.
Toni forti tra la premier Giorgia Meloni e il governatore De Luca in seguito alla manifestazione di Roma. “Non sono cose che mi appartengono – ha proseguito Mastella – la mia storia e la mia cultura sono fatte di dialogo permanente ma anche di contrapposizione molto forte. Sempre però nel rispetto delle istituzioni e della dignità delle persone”.
In merito ai due fronti, quello del PNRR e quello per l’autonomia differenziata, Mastella ha voluto chiarire:
“Mi pare abbastanza evidente che l’autonomia differenziata finisca per creare problemi e disagi ulteriori al meridione. Secondo il GIMBE in Campania abbiamo un’aspettativa di vita di meno quattro anni rispetto al nord. Abbiamo una sorta di ‘peregrinatio’ permanente per quanto riguarda l’aspetto sanitario dal sud verso il nord. Va recuperato questo dislivello”. E sul PNRR, “intanto abbiamo avuto i soldi, perché il mezzogiorno arrancava da dopo il Covid. Ma di certo non bastano per una crescita economica, sociale e civile del mezzogiorno d’Italia”, ha sottolineato il sindaco di Benevento.
“Sono contro al centralismo romano, ma sono anche contro il centralismo napoletano. Quello che si chiede agli altri, cioè di essere più democratici e partecipi, in realtà non vale per se stessi. L’unica cosa che dico, anche a De Luca, è che bisogna discutere con i sindaci non solo di una parte politica ma con tutti, solo così la battaglia diventerà ancora più forte.
È il PD che ha cambiato opinione – ha poi ribadito Mastella – precedentemente Bonaccini aveva firmato l’accordo insieme al Veneto e alla Lombardia per quel che riguarda l’autonomia differenziata. E fu un sbaglio clamoroso quello di cambiare il titolo V della Costituzione nel 2001 inseguendo la Lega in quella circostanza. Uno sbaglio storico. Peraltro al sud, con i livelli essenziali di assistenza, non vedo lo strumento adatto per colmare questi divari fra regioni, in particolare tra quelle del nord e quelle del sud”, ha spiegato Mastella. “E tutto questo va a infrangersi con l’autonomia differenziata. L’obiettivo previsto non cancella le diseguaglianze ma penalizza i diritti civili, la dignità delle persone, i più deboli, i più fragili”, ha concluso Clemente Mastella.