
E’ fresco di stampa il nuovo libro di Francesco Augello dal titolo “Leggere di pedagogia-Per una scuola in cerca di mediazione e di medialità”, edito La Bussola, un saggio colto e “necessario” per l’ attualità delle tematiche trattate. In effetti come sottolinea lo stesso autore “La teoria pedagogica senza alcun esercizio che la metta in pratica è vana ma tentare di praticare la pedagogia, rinunciando alla teoria, rende lo stesso percorso pedagogico cieco.”
L’esponenziale sviluppo della tecnologia con la conseguente Information Overload, ovvero il sovraccarico informativo che caratterizza una società sempre più digitale e la sua capacità di trasformarsi continuamente ed espandersi progressivamente in aree diverse, portano in essere diverse esigenze riguardanti famiglie e scuole che debbono ben affrontare tali mutamenti.
Si tratta di un volume interessante e stimolante, dedicato alla pedagogia dell’handicap e della specialità, con l’ obiettivo di favorire una lettura ad ampio spettro, guidando il lettore, supportato da un’ampia bibliografia di riferimento, a scandagliare più in profondità, le singole letture pedagogiche proposte, le quali accompagnano il lettore, nei diversi capitoli, ad esplorare problematiche spesso taciute persino all’interno del mondo educativo o perlomeno quasi sempre senza ricadute pratiche nell’agire pedagogico. Riflessioni, supportate da note esplicative che, partendo dai nuovi modelli culturali per i giovani, si spingono rapidamente verso la medializzazione scolastica, per soffermarsi poi sulle disfunzioni e speciabilità di taluni fanciulle/i e ragazze/i dentro e fuori la scuola dell’obbligo.
“Leggere di Pedagogia tra handicap e specialità. Per una scuola in cerca di mediazione e di medialità si presenta al lettore nella forma di una interessante e ben intessuta Raccolta di Saggi che, io che leggo, intravedo divisa in due ben solide parti.” come evidenziato dal Professore Ignazio Licciardi, dal prefatore del libro.
Tra le diverse tematiche trattate, anche quelle relativa al fenomeno degli indigo children, quale modello comportamentale o concetto pseudoscientifico nato negli anni ’60 e quello sull’E-learning che, oggi più che mai, a seguito di una “riscoperta” ed attuata DaD (Didattica a Distanza) o DDI (Didattica Digitale Integrata) in tempo di emergenza sanitaria da Covid-19, è entrato a far parte del sistema conoscitivo, non soltanto, degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche delle famiglie e dei professionisti in ogni dove. Se per Pessoa “Ah, tudo é símbolo e analogia” (Ah, tutto è simbolo e analogia!), è anche vero che in questa epoca digitale siamo sottoposti ad un vero e proprio “bombardamento semiologico” spesso difficile da interpretare definendo la realtà attraverso una serie infinita di significati, in questo senso, il libro di Francesco Augello si configura come strumento efficace per interiorizzare le chiavi di lettura necessarie per interpretare una complessità di segni, molti dei quali divenuti singolari, ancora estranei ai giovani stessi, nonostante siano immersi all’interno dei nuovi modelli culturali.
Maria Giuseppina Terrasi
Nota Biografica
Francesco Augello è docente, aforista, saggista e scrittore, esperto in processi comunicativi multimediali. Dal 1998 si occupa di sicurezza e formazione ICT, prestando consulenza per enti pubblici e privati. Psicopedagogista e progettista sociale, attento alle dinamiche sociali e psicologiche comportamentali, è consulente tecnico forense presso il Tribunale di Agrigento. Collabora con studi legali nell’ambito di procedimenti penali, civili e minorili nel perseguire crimini e abusi informatici su vari scenari, inclusi fenomeni di mobbing e di stalking. Dal 2007 si occupa di disabilità cognitive e sensoriali visive, fornendo contributi di ricerca e pubblicazioni su quotidiani e periodici specializzati, partecipando a seminari e convegni sul tema dell’handicap. Nel 2013 ha ottenuto un encomio per il rilancio del “turismo sensibile” in Sicilia, collaborando, in qualità di consulente esperto di pedagogia ambientale, con l’assessorato regionale del territorio e dell’ambiente.