Palermo 15 febbraio 2023 – A 4 mesi dall’insediamento del nuovo governo regionale targato Renato Schifani, esprimo grande perplessità per il ritardo e la mancata programmazione inerente l’ufficio della Regione siciliana a Bruxelles.
Ritardo che desta preoccupazione per le numerose opportunità che la Regione potrebbe vedersi sfumare nei prossimi giorni o mesi.
Nelle scorse settimane sono stato personalmente contattato da diversi attori europei di altre regioni che cercavano un referente della Regione Siciliana a Bruxelles, sottolineando gli inconsistenti feedback da parte del nostro Ufficio regionale.
In Parlamento Europeo, ad oggi, non è arrivato nessun invito o comunicazione su come il governo siciliano vorrebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo) utilizzare l’Ufficio di Bruxelles e coordinarsi con gli otto eurodeputati siciliani.
Da un decennio, chiedo al presidente di turno di rendere efficiente e produttivo l’Ufficio di Bruxelles, visto il potenziale e l’interesse bilaterale da parte di attori esteri, imprenditori, scuole e università siciliane.
Ad onor di cronaca stiamo parlando di un ufficio di 750 metri quadrati, con una spesa fissa annua, tra tasse di proprietà e spese condominiali di oltre 20 mila euro.
Con un investimento adatto e con una gestione fattiva, il ritorno economico e d’immagine per milioni di siciliani potrebbe essere esponenziale ed aprire le porte alla politica siciliana al confronto con altre regioni a livello europeo. Certamente, molto di più dei milioni di euro spesi per comparsate tipo Cannes.
L’ufficio, a vederlo da fuori, sembra in uno stato di abbandono e dal sito online della Regione (fermo da ottobre) sembra ci sia un solo funzionario presente. Non proprio un biglietto da visita per stakeholder stranieri o cittadini siciliani.
Negli anni passati, con i governi Crocetta e Musumeci, si era tentato di stabilire un percorso condiviso con gli eurodeputati siciliani per un coordinamento, un contatto costante con il governo regionale e con la volontà di rilanciare l’Ufficio di Bruxelles, in linea agli standard delle altre regioni. Purtroppo, il tentativo è fallito, ma almeno c’era stata un’apertura ed un interessamento.
Con questa lettera, rivolta non solo al governo regionale ma anche e soprattutto ai 70 deputati regionali, che con il loro operato portano le istanze dei cittadini a Sala d’Ercole, rilancio, in maniera costruttiva e nell’interesse dei nostri cittadini, la proposta per valorizzare e sfruttare al meglio l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles, ponte tra la Sicilia e l’Europa.
Mi auguro un tempestivo riscontro ed iniziativa da parte della Regione attraverso incontri promossi dallo stesso presidente Schifani e dai deputati dell’ARS per avviare la necessaria cooperazione fra i vari eurodeputati siciliani, l’Assemblea e il governo regionale.
Concludendo, mi auguro che si possano finalmente porre le basi per un “modus operandi” orientato a dare opportunità e rimettere al centro gli interessi dei siciliani in Europa.