Il mondo affascinante delle conchiglie ha sempre esercitato sull’uomo una grande attrazione, fin dai tempi più remoti la conchiglia e l’animale che ha la forma hanno avuto grande importanza nella vita dell’uomo. Le conchiglie fossili del paleozoico sono state rinvenute in tutto il mondo e fra esse le più spettacolari sono quelle dei famosi Nautiloidi , che misuravano talvolta fino a due metri e mezzo di diametro (le conchiglie più grandi oggi viventi sono le tridacne gigas del Pacifico occidentale, che raggiungono 130 cm di lunghezza). Oggi la scienza che le studia è la malacologia (dal greco malacos =molle) affidata a specialisti. Lo studio costituisce una storia affascinante tra l’uomo e la conchiglia di molteplici significati, l’attrazione esercitate da esse sull’uomo ha origini antichissime. I tributi di conchiglie che gli Aztechi pagavano al loro Imperatore Montezuma, non costituiscono il solo caso in cui le conchiglie vennero usate come monete. Ebbero corso di monete con un valore ben definito, così da permettere a chi ne era in possesso di acquistare beni di consumo. La storia delle conchiglie presenta anche aspetti meno noti e abbraccia problemi complessi. Sin dai tempi preistorici, ebbero un significato particolare nelle prime esperienze religiose dell’uomo e al suo simbolismo, fondamentalmente sessuale poichè si trattò inizialmente di un simbolo femminile. Non meno importante è l’influenza esercitata dalle conchiglie su ogni attività artistica e creativa dell’uomo, in tutto il mondo e in tutti i tempi. Alcune sono state usate come strumenti musicali, in molti paesi, e con scopi diversi: per chiamare i fedeli, come avvertimento di pericolo, per radunare i guerrieri alla battaglia, per lanciare suoni trionfali. Le conchiglie rinvenute nelle tombe antiche sembra avessero lo scopo di recare conforto al defunto, dopo che ogni aiuto umano si era dimostrato inutile. Ancora oggi molti popoli ne fanno uso nelle loro danze rituali, avvolgono il loro corpo di piccole conchiglie che oltre ad essere usate come ornamento hanno probabilmente anche un valore magico. Forse la conchiglia più famosa è la Murice (è una specie carnivora si ciba di pesci morti è comunissima in tutto il Mediterraneo, i pescatori spesso le trovano nelle reti) che acquistò importanza quando le popolazioni di Tiro e Sidone (Libano) abili artigiani e intrepidi navigatori scopersero il modo di estrarre un colorante purpureo dal mollusco. Questo colorante fu impiegato per tingere le vesti degli Imperatori romani e bizantini e per centinaia d’anni fu altamente apprezzato per la ricerca delle sue tonalità : il suo nome è PORPORA. Le stoffe tinte con la porpora erano così ricercate e la sua rarità la rendeva ambita che, malgrado i favolosi prezzi raggiunti, rimase sempre in auge in tutto il mondo antico. Nelle conchiglie trova riparo e dimora la vita del mare, tanta bellezza, espressa in forme così semplici; non può essere che opera del Creatore. Il collezionismo non ha mai perduto le sue attrattive, i Giapponesi acuti osservatori della natura si sono ispirati alle miracolose strutture marine. Lo stesso Imperatore possiede la più bella e importante raccolta, e una delle rare conchiglie di quei mari porta il nome: “la conchiglia dell’Imperatore”. Si dice che ogni pescatore che ne trovava una avesse l’ordine di portarla alla sola persona degna di possederla. L ’imprenditore Kokichi Mikimoto (ossessionato dall’idea di riprodurre perle anche per quelle donne che non se lo potevano permettere) dopo infiniti esperimenti attraverso manipolazioni complesse giunse ad ottenere un mollusco vivo per coltivare artificialmente perle naturali. Di progresso in progresso il suo metodo portò alla produzione di perle bellissime e perfette facendo concorrenza e soprattutto nel prezzo, alle perle di acqua di mare. Uomini regalate le perle alla vostra donna perchè hanno proprietà rinvigorenti e afrodisiache (secondo gli Indù ).
Attenzione quando mangiate le ostriche perché le sfere luccicanti in esse contenute valgono 1500 euro.
Margherita Arancio