Palermo 12 marzo 2021 – “In un momento tragico come questo, nella prima stesura questa finanziaria senz’anima e senza visione, approvata con tanto di delibera di giunta, cosa era riuscito a trovare incredibilmente spazio? Le vie dei selfie! Per fortuna, la norma è stata poi stralciata da Micciché, ma altre ridicole norme sono rimaste, a testimonianza dell’incapacità di questo esecutivo, che in piena pandemia pensa ai selfie e alle reti dei festival, quando anche il festival per eccellenza, quello di Saneremo, viene fatto in sordina. Una cosa buona, però, questa legge ce l’ha: è la penultima dell’era Musumeci”.
Lo ha affermato oggi, in sede di discussione generale a sala d’Ercole il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, che torna ad attaccare la manovra ‘caratterizzata dall’immancabile assalto alla diligenza, con oltre 2000 emendamenti presentati’ e dalla presenza di tantissime norme incostituzionali.“Non ci vuole molto a pronosticare – dice Di Caro – che tantissime saranno impugnate, molto probabilmente molto più della metà”.Nel mirino del M5S anche la norma che mette le mani in tasca dei pensionati della Regione.“Non è tanto per l’entità dei prelievi che protestiamo – afferma Di Caro – ma per il messaggio che arriva dai palazzi del potere, che è oggettivamente bruttissimo. È inaccettabile che tagliano, anche di poco, le pensioni dei regionali, quando pochi mesi fa quasi tutti i deputati , tranne quelli del M5S, si sono aumentati le pensioni e le liquidazioni. Probabilmente lo ha fatto anche Musumeci, che però su questa vicenda continua a mantenere, e possiamo comprendere il suo disagio, un ostinato silenzio. Ci auguriamo che qualche giornalista, prima o poi, riesca metterlo alle strette e a svelare l’arcano. I siciliani hanno bisogno di trasparenza, che in questa vicenda è totalmente mancata” – conclude Di Caro.
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