1 mar 21 – “La grande trasformazione del lavoro che è in corso e che si sta sviluppando con sempre maggiore velocità richiede che le Parti sociali si assumano la responsabilità di orientare i datori di lavoro nella piena consapevolezza di quel cambiamento continuo con cui bisogna confrontarsi adeguatamente, con quella concorrenzialità che ha già investito le attività manifatturiere e che oggi riguarda anche i servizi di ogni genere ai quali la rete fornisce un supporto straordinario, ma sicuramente da regolare. Lo afferma il Segretario generale della Fesica Confsal, Bruno Mariani. “Questo CCNL rivolto alle aziende artigiane operanti nel settore delle pulizie e dei servizi, – continua -, è stato pensato proprio rispettando queste prerogative”.
“La Confsal si ritiene molto soddisfatta – dichiara il Segretario Generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta – perché questo Contratto si caratterizza per l’esaustività e la completezza delle norme prevenzionistiche in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sancendo tra l’altro l’ impegno condiviso tra i firmatari di definire e migliorare nel tempo quelle buone pratiche e quelle soluzioni economicamente sostenibili, che siano effettivamente di reale utilità alla riduzione dei rischi di infortunio. Altro aspetto importante è rappresentato dall’aver riconosciuto centralità alla bilateralità, quale strumento finalizzato a offrire risposte tempestive, concrete ed efficaci ai bisogni nuovi ed emergenti, manifestati sia dai lavoratori che dalle imprese”.
“Questo nuovo Contratto collettivo, fortemente voluto dalle realtà artigiane del comparto pulizia e servizi aderenti alla nostra confederazione, è frutto di una concertazione articolata volta alla semplificazione delle norme contrattuali – spiega Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi – per prevenire il più possibile il rischio di contenzioso tra le parti e fornire nuovi strumenti sindacali utili ed essenziali per soddisfare le esigenze di un comparto che, per le sue peculiarità, ha necessità di una assistenza e di una contrattazione sindacale decentrata. La nostra confederazione, sensibile alla realtà del comparto artigiano, ha riscontrato una visione lungimirante delle sigle sindacali che rappresentano i lavoratori, e ciò fa ben sperare in un cambio di rotta, dove le imprese e i lavoratori, entrambi colpiti da una crisi senza precedenti, uniscono le loro forze per contrastare con il proprio lavoro la criticità del periodo storico, nel pieno rispetto delle parti e delle ‘dignità’ delle condizioni di lavoro”.