Si tratta dello strano epilogo di un’operazione condotta ieri dai Carabinieri della Stazione di Jolo.
Si erano portati presso l’abitazione di una donna indagata per truffa allo scopo di effettuare una perquisizione domiciliare, ma sorprendentemente ne sono usciti arrestandone il figlio quasi ventenne.
Il ragazzo sembrava proprio il soggetto più preoccupato di tutti per quello che stava accadendo, nervoso, insicuro, ma anche insofferente per la visita dei militari. Questi, nel vederlo, si sono ricordati di alcune descrizioni circa un giovane proprio di quell’età segnalato in atteggiamenti equivoci in luoghi frequentati da spacciatori e consumatori di stupefacente ed hanno voluto vederci più chiaro.
La perquisizione nella sua camera ha permesso di rinvenire nr. 2 bustine in cellophane con gr 0,6 ciascuna di hashish, nonché nascosti tra i vestiti, la somma contante di € 450 suddivisa in banconote di vario taglio e un “un panetto” di gr. 32, poi risultato anch’esso hashish. A completare una bilancina elettronica di precisione e 194 bustine in cellophane trasparente con chiusura a “zip”, tutto da utilizzarsi per il confezionamento in dosi.
Non mancava nemmeno la contabilità di questo commercio; un dettagliato quaderno manoscritto contenente conteggi incolonnati sotto le scritte entrata, uscita, totale e rimanenza.
Con sorpresa e disappunto della mamma il ragazzo, che nonostante la giovane età ha già in proporzione una consistente letteratura di precedenti giudiziari, è stato così arrestato. Verrà giudicato oggi per direttissima.
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