Anticorpi monoclonali “abbiamo avuto due giorni di riunione ma il parere ufficiale formale non è ancora uscito, sarà articolato e lo comunicherà oggi il ministro Speranza.” Lo ha detto Nicola Magrini, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Ci sarà un indirizzo positivo all’utilizzo parziale, nei pazienti gravi e più avanzati non funzionano, potrà essere invece utilizzato in una popolazione precoce e ben definita con modalità da definire”.
“Astrazeneca, preferibile per under 55 – timing 12 settimane seconda dose utile per fare più vaccini”
Astrazeneca, “gli studi erano frammentati e stanno arrivando adesso precisazioni, ci sono dati chiari per la categoria preferibile degli under 55” – afferma il Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco. “Dai dati inglesi il timing a 12 settimane per la seconda dose sembra un utile precisazione per vaccinare più persone con la prima dose nei primi tre mesi – spiega Magrini a Radio 24 – non dovendo fare i richiamo come con gli altri vaccini rna che richiedono il richiamo a 21e 28 giorni, la questione della mezza dose invece è un’ipotesi non ulteriormente testata né approvata”.
“Sputnik, capisco fibrillazione ma niente fantasie – almeno due mesi”
Vaccino Sputnik, “capisco la fibrillazione ma non bisogna esprimere solo fantasie: se da una parte lo studio di Lancet è più che incoraggiante, allo stesso tempo il farmaco deve essere prodotto e controllato secondo gli standard europei”. Così Nicola Magrini a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24.“ La Russia non è in Europa ed è necessario un controllato a livello centrale, le richieste fatta sulla base dell’emotività non aiutano affatto a gestire la complessa situazione attuale.” Magrini specifica a Radio 24 “i contatti con l’Ema sono iniziati e penso siano necessari un paio di mesi, l’application non è stata ricevuta ma sono stati avviati contatti in particolare sulla verifica della qualità di produzione, siamo agli inizi e non abbiamo ancora cominciato”.
“Moderna, 11° dose dipende da abilità non intendiamo normarla”
Vaccino Moderna “è vero che c’è lo spazio per una sola 11° dose ma è limitata e dipende dalla dall’abilità dell’operatore, non intendiamo normarla per non creare problemi che ci siamo creati con la 6/7 dose (Pfizer), è una quantità di sicurezza per dove vi è capacità e pieno agio nel farlo, è un meccanismo di efficienza”.
“Reithera, necessari ancora 4/6 mesi”
Vaccino Reithera, “c’è un tempo di sviluppo più lento, siamo ancora alla programmazione dello studio di fase due, penso siano ancora necessari 4/6 mesi per questa fase in funziona anche dei risultati”.Lo ha detto Nicola Magrini, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24.