di Simona Mazza
Dan Brown appassiona i lettori di mezzo mondo con i suoi thriller che si snodano in luoghi oscuri e segreti, in un intreccio di codici incomprensibili, storia e paradossi filosofici che il rapporto scienza/religione da sempre comporta.

Anche in Italia abbiamo il nostro Dan Brown. Parliamo di Stefano Conti, uno storico e scrittore, ex professore di Storia Romana ed Epigrafia latina alla Facoltà di Lettere Classiche dell’Università di Siena, che con il suo ultimo lavoro “Seguimi se vuoi”, ci fa rivivere il brivido del giallo in una location tutta italiana.
Si tratta di un thriller ricco di colpi di scena, che tiene viva l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina.
Ambientato ai nostri giorni, il romanzo è altresì un viaggio ideale attraverso epoche diverse e luoghi affascinanti. Un percorso tra castelli, chiese e luoghi archeologici d’Europa alla ricerca di un oggetto sacro e ritenuto di grande potere: il Graal.
Sinossi
A Lisbona viene trovato il corpo senza vita del capo di una setta oscura. Dietro alla misteriosa morte un ordine militare cristiano e un’organizzazione pagana, accomunati dalla stessa missione: la ricerca di un og- getto sacro e ritenuto di grande potere, il Graal. La preziosa reliquia, custodita per secoli dai templari, riporta un’iscrizione che potrebbe cambiare la storia del cristianesimo.
Dopo dieci anni torna con una nuova indagine il bancario detective Francesco Speri, coinvolto dalla sua amata Chiara, ricomparsa dopo anni di silenzio. Tra indizi da decifrare ed enigmi da risolvere, ciò che tra loro sembrava sopito riaffiora più forte che mai. Il viaggio li condurrà in siti archeologici slavi, luoghi dell’Italia medievale e castelli della Germania nazista e li porterà a scoprire sconvolgenti verità nascoste su noti personaggi storici. Himmler e Costantino, Pessoa e San Galgano: qual è la sottile linea rossa che unisce l’efferato capo delle SS all’imperatore romano, il po- eta portoghese al cavaliere eremita?
Abbiamo parlato del romanzo con l’autore Stefano Conti, il quale ha tra l’altro realizzato un trailer che offre una veloce idea dell’avvincente intreccio.
La trama e la cornice in cui si svolge il suo romanzo ricordano lo stile di Dan Brown. Si rivede in questa somiglianza e cosa distingue la sua scrittura dalla quella del noto scrittore statunitense, tacciato a dire il vero di alterare la realtà, come dimostrano le innumerevoli lacune ed errori storici evidenziati dalla critica?
Seguimi se vuoi può in effetti essere considerato una risposta italiana ai tanti romanzi stranieri di questo tipo, dai quali si differenzia per la fondatezza storica innanzitutto, e in secondo luogo per il tono quotidiano della vicenda, pervasa da una sottile vena umoristica. Un romanzo, ambientato ai nostri giorni, dove si svela un’enigma che parte dall’età romana per poi svilupparsi nel Medioevo e in epoca nazista. In sostanza un libro avvincente in una cornice storica dove la religione diventa il corollario per un intricato gioco di potere.
Lei è famoso per i suoi libri di nicchia, molto tecnici e sofisticati, quali “Die Inschriften Kaiser Julians (2004)”,
Giuliano l’Apostata: un imperatore romano nella letteratura tedesca del Medioevo (2005)”, “Tra religione e politica nel mondo classico (2007)”,
“Geografia e viaggi nell’antichità (2007), “Stranieri a Roma (2009)”, “Io sono l’imperatore (2017) e “Iuliane vivas. L’imperatore Giuliano nelle iscrizioni (2019)”.
Oggi ci regala un libro “da ombrellone” (così lo descrive l’autore). A cosa si deve questa scelta?
Ho scritto testi su importanti, e per me sempre attuali, tematiche di storia, archeologia e filosofia, avevo però voglia di coinvolgere un pubblico più vasto, di trasmettere le mie passioni per la storia e l’archeologia a tutti. Ecco, quindi, l’idea alla base del mio primo mio romanzo giallo su basi storiche Io sono l’imperatore: partendo da fatti reali, ho mescolato la saggistica alla narrazione in stile giallo. In Seguimi se vuoi mistero e colpi di scena tengono sospeso il lettore sino alla fine. Insomma un libro assolutamente da consigliare “sotto l’ombrellone” e non solo, a tutti.
Come ha costruito il suo libro, tra realtà, miti, leggende e fantasia? Quali specifiche ricerche ha svolto?
Racconto una vicenda che intreccia abilmente fatti storici ed eventi di fantasia verso un trionfo tutto al femminile. Insieme al protagonista si intraprende un viaggio, tra città d’arte e siti archeologici, nel tentativo di decifrare i segreti celati nella vicenda del Sacro Graal. Per poter dare descrizioni brevi ma attendibili dei luoghi e degli eventi citati, ho fatto un lungo lavoro di analisi delle fonti delle varie epoche trattate. Ci sono dietro anni di studio, in modo da fornire al lettore, al di là della vicenda romanzata, anche dati certi e documentati.
Quale parte della ricerca storica è stata la più interessante per lei?
Sono convinto che la storia possa affascinare tutti, se presentata nel modo giusto, magari evidenziandone gli aspetti ignoti: ecco l’idea di scrivere un romanzo che incuriosisse su alcune vicende meno note legate al Santo Graal. Mi sono molto divertito a fare ricerche su questa preziosa reliquia e poi a immaginare e scrivere la vicenda di Seguimi se vuoi. La voglia era di comunicare questo piacere al lettore, trasmettendogli il mio interesse per la storia, i gialli e i viaggi.
C’erano fatti, simboli o temi che avrebbe voluto includere, ma semplicemente non sono stati inseriti nella storia?
Il romanzo è di 300 pagine, potevano essere molte di più, se avessi inserito altri eventi e luoghi di presunta conservazione nei secoli del Graal. Ho fatto una scelta, con lo scopo di rendere la lettura scorrevole per tutti, senza dilungarmi su aspetti meno coinvolgenti. I simboli ci sono in abbondanza, anche se spesso, in quanto tali, non evidenti; sono anche nascosti nel romanzo giochi di parole ed enigmi numerici.
E se una setta oscura possedesse una prova indiscutibile che il cristianesimo in generale – e la Chiesa cattolica in particolare – si fonda sull’errore storico?
Potrebbe essere un ottimo spunto per un prossimo romanzo.
Qual è stata la parte più impegnativa della scrittura?
Basandomi su mie ricerche storico-archeologiche, ho cercato di condurre il lettore alla scoperta del mistero centrale: il luogo di conservazione del Santo Graal. La cosa più impegnativa è stato realizzare una trama coinvolgente e ricca di suspense, ma con una scrittura curata, attenta ai fatti storici, ma allo stesso tempo diretta e incisiva.
È stato difficile intrecciare vicende storiche, religiose, e romanticismo con gli aspetti thriller della narrazione?
Non è stato semplice, ma credo che il risultato premi l’impegno. In Seguimi se vuoi i generi letterari si compenetrano, in un mix entusiasmante di storia, amore e mistero. Il tutto condito da ironia e da una storia d’amore con una ragazza misteriosa e sfuggente. In conclusione una vicenda che cattura fin dalla prima pagina: un mistero che appassiona e un amore che intriga, in un libro che incanta.
Sul sui sito ha creato un trailer del libro, cosa che solitamente si associa alla promozione di un film. Da dove è nata questa brillante idea?
Nella mia testa il libro è già un film: chi legge Seguimi se vuoi si trova catapultato in un avvincente viaggio tra misteriose chiese medievali, oscuri castelli nazisti e isole sperdute. Volevo darne un’anteprima visiva per incuriosire, senza però rivelare nulla, dato che è pur sempre un giallo. Invito a vedere questo e altri video sul mio canale Youtube “Stefano Conti Scrittore”.
Quanto è importante oggi che gli autori siano sul Web?
Credo sia fondamentale. Oltre al canale Youtube, sono attivo sui social (Facebook, Instagram) sempre come “Stefano Conti Scrittore”: sono strumenti utili per avere un contatto diretto e informale con i lettori.
Tengo particolarmente al mio sito internet, da poco rinnovato nella grafica, perché lì ho raccolto non solo tutti i miei libri, ma anche la rassegna stampa su di me (Radio, TV e Giornali) e le opinioni dei lettori. Anche qui l’invito è a dare un’occhiata a www.stefanoconti.org