Pare che il senso di responsabilità, alla fine, abbia prevalso sugli eventi di commemorazione a un anno dalla scomparsa di Andrea Camilleri. Pare che il ricordo doveroso e commosso di due comunità – quella di Porto Empedocle, sua città natale, e quella di Agrigento – abbia spento le tensioni che per qualche giorno alcuni commentatori seriali avevano tentato di favorire, con calcolata ingenuità e più basso movente, nel tentativo di contrapporre all’idea del tributo di memoria al grande scrittore il conflitto fra le due città, vicine, che lo hanno – di fatto congiuntamente – celebrato.