Monaci irlandesi in Europa
di Enzo Farinella
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Tempo di vacanza in giro per l’Europa. Fermarsi e contemplare: e’ la sosta che ristora!
Forse vi sarà capitato di prendere un taxi o un fiacre a Parigi, Vienna, Salisburgo o al Cairo. Fiacre veniva chiamata – e lo è ancora – la carrozza trainata da un cavallo. Sembrerebbe che il primo vetturino, preso in locazione a Parigi, parti’ dall’Hotel St. Fiacre.
Saint Fiacre fu un monaco irlandese del VII secolo.
Se avete sostato per un buon pranzo in Austria, forse l’avrete accompagnato con una gradevole bottiglia di Gruner Veltliner, assaporato delicatamente da un calice di cristallo francese Gobain.
Ben pochi sanno che questo vino bianco, proveniente dalla Wachau Valley, trae le sue origini dall’Abbazia di Melk, famosa per la tomba di S. Koloman, un Santo martire irlandese dell’XI secolo. E anche Gobain fu monaco irlandese e un grande architetto, a cui si devono in particolare le alte torri coniche dei monasteri, che si possono osservare un po’ ovunque e di cui proponiamo “La Torre del Convento di Gangi”, in Sicilia, il “borgo piu’ bello d’Italia del 2014, secondo RAI3 TV.
E’ bene ricordare che l’irlandese St. Adomnán, oltre 1.300 anni fa, scrisse e fece approvare una legge sulla violenza contro donne e bambini in tempi di guerra. Questo monaco fu l’autore e il promulgatore, nel 697, della Law of Innocents or Lex innocentium.
Mentre donne e bambini vengono oggi indiscriminatamente presi in ostaggio e a volte uccisi da seguaci senza scrupoli di ideologie populiste, Adomnán presentò, quasi 14 secoli fà, una serie di leggi che prevedevano l’incoluminità e il salvacondotto di vari tipi di non-combattenti in tempi di guerra, come donne e bambini, proibendone la loro uccisione o la loro cattura.
St. Cuthbert, un altro monaco, oltre 13 secoli fa istituì leggi speciali sull’ambiente che Verdi e Legambiente potrebbero rivisitare per una migliore protezione del nostro habitat.
In particolare propose e fece approvare una legge sulla incolumita’ degli eredoni, che ancora nidificano a migliaia sulle coste di Lidisfarne in Gran Bretagna.
Il monachesimo irlandese dal VI al XIV secolo fu una tappa importante della storia universale. Bobbio in Italia, Iona e Lindisfarne in Gran Bretagna, Luxeuil in Francia, San Gallo in Svizzera, Salisburgo e Vienna in Austria, Wurzburg e Ratisbona in Germania sono i centri culturali e religiosi più importanti, fondati da monaci irlandesi. E ancora l’Università di Pavia in Italia si deve al monaco irlandese Dungal; La Sorbonne in Francia a Clement e Scotus Eurigena; Sweeny di Clonmacnoise fu lo studioso che contribui alla fama dell’Università di Oxford; Vienna e Praga devono al monaco Donaldus le loro università; e cosi via.
La riscoperta di questo importante apporto ci farà sicuramente sentire un po’ più europei.(ZENIT.org).
L’Europa tutta è debitrice nei loro riguardi.

Sulle Strade del Mondo (scritto in italiano e in inglese) documenta l’opera del monachesimo irlandese che, irradiatosi fin dal VI secolo, ha costruito le basi religiose, filosofiche e persino economiche del vecchio Continente. Italia e Irlanda, pubblicato quest’anno, lo arricchisce ulteriormente. Di quest’ultimo l’Ambasciatore italiano a Dublino, Paolo Serpi, ha scritto nell’introduzione: Desidero sinceramente ringraziare Enzo Farinella per questa sua nuova e interessante pubblicazione, che vuole ricordarci ancora una volta come Irlanda e Italia siano Paesi affratellati nella loro storia e cultura.
“Dobbiamo essere grati a Enzo Farinella per questi saggi, frutto di un’ appassionata ricerca sulle radici cristiane dell’Europa. (Alberto Comuzzi).