Un viaggio che mi ha lasciato un ricordo indelebile, luogo magico, affascinante, prezioso , che lascia la magia dentro di te. Un viaggio nel tempo sui passi di Indiana Jones. Nel 2001 decisi di andare a Petra la capitale dei Nabatei, industriosa popolazione araba che riuscì a creare una citta’ nella roccia, centro cruciale per le rotte commerciali della seta e delle spezie. Un vero gioiello archeologico, dove ogni singola pietra e ’ un incredibile monumento. Petra, situata tra il Mar Morto e il Mar Rosso, costruita scavando l ‘arenaria dall’alto verso il basso, da sola vale un viaggio, quando si arriva si rimane senza parole, compare all’improvviso dopo aver percorso a piedi una lunga e stretta gola chiamata Al Siq, lunga un chilometro, fatta da pareti rocciose di falesia rossa alte da 90 a 180 metri. Sussultai “ ci sono per davvero”. La Citta’ rosa chiamata cosi ’ per il colore che assume in determinati orari dove l’arte dell’uomo si mescola a quella della natura. Scoperta da uno svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1812, dichiarata patrimonio dell ’umanita’ dall’Unesco nel 1985. Secondo molti archeologi Petra nasconde tesori ancora da scoprire, forse piu’ maestosi; attualmente si possono vedere 800 monumenti di cui 500 sono tombe. Rimasi scioccata dalla bellezza della visita notturna illuminata da centinaia di candele, il tempio tomba di KHAZNEB (alto 45 metri) con una grandiosa facciata scolpita nella roccia rossa. Meraviglioso il teatro invisibile (costruito dai Nabatei) ben mimetizzato che poteva contenere da 3000 a 7000 spettatori. Da numerose sculture che si vedono sui templi si capisce che gli operai, padroni del deserto, erano molto devoti alle loro divinita’ e ne chiedevano la protezione (usavano solo scalpelli e mazzuoli). Mi risparmiai di vedere l’altare dei sacrifici non solo per la fatica, ma perche ’ mi dissero che in quel luogo si facevano sacrifici umani. In alternativa riuscii a vedere la tomba di Aronne, un piccolo edificio fatto costruire da un sultano Mamelucco. Preferii la mongolfiera al cammello (provato in Tunisia), ti senti galleggiare nella storia, tanta professionalita’ e ottime attrezzature. Vi consiglio di visitare questi luoghi in Autunno e portare con se’ foulard per proteggersi dalla sabbia e naturalmente scarpe comode.
J’ aimerais revenir!
Margherita Arancio
La speranza e ’ l’unica cosa in cui possiamo fare affidamento quando una situazione diventa troppo difficile da contrastare con le sole nostre forze.