I parlamentari 5 Stelle: “Si parla di un taglio che arriverebbe al 19 per cento per alcuni assegni, è falso: il taglio massimo è di poco più del 10 e dura solo 5 anni. Con questo voto la Casta ha gettato definitivamente la maschera: prima vengono gli interessi dei deputati e poi quelli dei siciliani, i partiti non solo hanno tagliato col tagliaunghie, ma si sino pure aumentati la pensione”.
M5S all’Ars: “Altro che 19 per cento, il taglio vero dei vitalizi, al massimo è del 10, ridicolo e pure temporaneo”
“Chi dichiara di aver fatto un taglio del 19%, o ha approvato senza capire cosa ha votato o continua impunemente a fare il doppio gioco , infatti, come recita il comma 13 dell’emendamento presentato da Aricò in aula, il ritocco al ribasso sarà di poco più del 10 per cento, del 10,22 per l’esattezza, praticamente un taglio farsa, aggravato dal fatto che è pure temporaneo”
Lo dicono i deputati regionali del M5S che intervengono sulla “farsa del taglio dei vitalizi”, andata in scena ieri all’Ars con un “taglio ridicolo e addirittura farlocco, visto che questi intollerabili privilegi escono dalla porta ma rientreranno fra 5 anni dalla finestra. Se non è questa una presa in giro ai siciliani…”.
“Ieri l’Ars – affermano le deputate Angela Foti e Jose Marano – ha gettato definitivamente la maschera. Siamo stati gli ultimi in Italia – e, ora possiamo dirlo, anche tra i peggiori, visto che nel resto del Paese ci sono state sforbiciate anche del 40 per cento, originate da tagli antecedenti alla legge nazionale, mentre qui abbiamo solo fatto finta o quasi, ma la cosa più assurda è l’abile gioco di prestigio che sono riusciti a mandare in scena: i deputati, in un vergognoso abbraccio tra maggioranza e opposizione, dal quale il Movimento 5 stelle si è tenuto ovviamente a grandissima distanza, non solo hanno fatto finta di tagliare i vitalizi degli ex deputati, ma hanno contemporaneamente aumentato le proprie pensioni, innalzando la base di calcolo per gli assegni. Come dire, oltre al danno la beffa per il popolo siciliano, al quale, per mancanza di soldi, non si riesce mai a dare uno traccio di risposta”.
“Da evidenziare – sottolinea Angela Foti – anche una conduzione dell’aula inaccettabile. Un nostro emendamento è stato considerato ritirato da Micciché senza che nessuno di noi lo avesse chiesto, senza contare il fatto che non si spiega perché gli emendamenti della maggioranza vengono sempre trattati prima di nostri, di fatto precludendo un esito positivo a quelli a nostra firma”.
“Ieri – commenta il capogruppo Francesco Cappello – a sala d’Ercole è andata in scena una farsa. Tutti i partiti, a parte il Movimento 5 stelle, hanno dimostrato di essere abbarbicati ai propri privilegi, che hanno fatto finta di tagliare solo per evitare la scure del taglio dei trasferimenti statali. I vitalizi infatti, come Lazzaro, risorgeranno fra 5 anni, mentre le pensioni dei deputati aumenteranno per sempre. Tutto questo è inaccettabile, come inaccettabile è stata la conduzione dell’aula di ieri, finalizzata non a discutere il testo, ma a blindare il vergognoso risultato finale che finisce con l’allargare il solco tra cittadini ed istituzioni”.
“Al voto finale – concludono i deputati 5 Stelle – abbiamo estratto il tesserino nel disperato tentativo di far cadere il numero legale, cosa che purtroppo non è avvenuta. Se qualcuno pensa di far passare il nostro non voto come un’azione a favore dei vitalizi, ha sbagliato nettamente i suoi conti: vitalizi e Movimento 5 Stelle sono compatibili come il presepe e Ferragosto, e questo lo sanno pure le pietre”.