Mezzo secolo fa a New York l’irruzione della polizia nello Stonewall Inn, un bar gay nel Greenwich Village, accende una forte protesta passata alla storia come “la rivolta di Stonewall” e diventa la data di nascita del movimento Lgbt negli Stati Uniti e poi nel mondo. E “Stonewall” è anche il nome scelto da Dahlia, l’associazione nata a Palazzolo Acreide per testimoniare la centralità del tema dei diritti civili e la necessità oggi più che mai attuale di difendere la piena praticabilità delle libertà costituzionalmente garantite, per un evento in programma l’11 agosto e dedicato ai rischi montanti dell’omofobia.
Un piccolo centro come Palazzolo Acreide, barocco patrimonio dell’Unesco, e le rovine del castello medievale, dove l’evento sarà ospitato sono lo sfondo ideale per una riflessione che si articolerà in proiezioni, musica, teatro e dibattiti sull’omofobia, sulla tutela delle scelte identitarie e delle differenze di genere. Un paese, Palazzolo, dove l’anno scorso è stato celebrato il primo matrimonio omosessuale del Siracusano. L’amministrazione comunale ha infatti appoggiato l’iniziativa di Dahlia in linea con una riqualificazione culturale e turistica di un territorio dalle straordinarie potenzialità
“Stonewall” sarà una grande festa dove le immagini di Rino Caracò, Emanuele Savasta, Massimiliano Usai, Giuditta Uliani, Maria Noemi Daquino e le installazioni interattive curate da Elmo Interactive, Andrea Fusco, e Caracò faranno da cornice a un confronto sereno sulla prospettiva di un futuro in cui ai modelli tradizionali di società e di famiglia se ne aggiungeranno di nuovi. Con la speranza che tutto questo venga visto come un arricchimento, un’opzione in più sulla strada della legittima ricerca della felicità.
Sarà Vera Navarria, femminista, scrittrice e attivista del Catania Pride ad aprire il dibattito a cui interverranno Cirus Rinaldi, ricercatore e docente di sociologia all’Università di Palermo, Anna Battaglia, presidente di Agedo Ragusa, la stilista Cori Amenta, l’attivista transfemminista Veet Sandeh e Niccolò Vincenzo Salvia. A moderarlo sarà Stefania Tringali, speaker di radio Deejay. Lo spazio cinematografico ha in cartellone le “Metamorfosi” di Veet Sandeh, Monica Affatato e Luciano D’Onofrio, “L’Unione falla forse” di Fabio Leli e “Picchi chi è” di Giuseppe Carleo. Per il teatro un classico come “Il monologo della puttana in manicomio” di Dario Fo e Franca Rame messo in scena da Lorenzo Maria Marino e letture tratte da Mishima e Giuseppe Patroni Griffi e le performance di Sebastiano Spada, Lorenzo Maria Marino, Fiorenzo Madonna, Antonia Pedaci, Francesca Battaglia e Sarah Rowlands.
Un programma fittissimo per una kermesse che scommette con coraggio sulla coniugabili dell’approfondimento con l’allegria superando cliché e stereotipi e guardando senza paura a una società in epocale cambiamento.