È da sabato, anche se in maniera non ufficiale, che la sperimentazione della chiusura di via Umberto dispiega i suoi effetti.
E non tardano le lamentele ed i costi economici che si ripercuoto sulle attività commerciali della via e delle zone limitrofe. Siamo stati sul posto a raccogliere il mal contento degli esercenti e raccontare i retroscena che i pochi cittadini a passeggio non conoscono.
Quello che chiediamo all’Amministrazione Comunale è un gesto di responsabilità e attenzione verso la categoria: si parla sempre di aiutare il commercio, di incentivarlo, di tutelare il centro storico ma poi si ignorano le posizioni di quanti vi lavorano e vi operano.
Forse è una posizione impopolare, perchè tutti vorremmo una Città vivibile ed a misura d’uomo, ma bisogna confrontarci con la dura verità: siamo una città in fallimento senza fondi e senza la capacità di creare aree attrattive e turistiche serie.
A chi non piacerebbe una via con un verde curato? Con servizi e trasporti puntuali ed efficienti? Parcheggi comodi ed agevoli nei pressi del centro?
Non bisogna prima creare i servizi e poi fare le sperimentazioni? Oppure siamo cavie sacrificabili?
F.I.P.E.T/C.I.D.E.C.
Presidente Roberto Tudisco
V. Presidente Elena Malafarina
Capo del “Movimento Popolare Catanese – Prosindaco G. de Felice Giuffrida” Avv. Giuseppe Lipera