Save the Children esprime forte preoccupazione a seguito delle notizie relative ai due razzi lanciati da Gaza a Tel Aviv nella giornata di mercoledì e ai 100 attacchi mirati su Gaza avvenuti nelle prime ore di questa mattina.
“È profondamente preoccupante il fatto che nelle ultime 36 ore i bambini in Israele e a Gaza abbiano dovuto temere per la loro vita. Nessun bambino dovrebbe essere spaventato dalle sirene dei raid aerei o svegliato di notte dai rumori dei jet e dei bombardamenti, ma questa purtroppo è la quotidianità che questi bambini continuano a vivere. E’ estremamente urgente che tutte le parti in conflitto rispettino il cessate il fuoco e decidano insieme di concordare un accordo di pace lungo e duraturo per porre fine alla paura e alle sofferenze che i bambini e le famiglie di entrambe le parti patiscono da troppo tempo”, ha dichiarato Jeremy Stoner, Direttore regionale di Save the Children in Medio Oriente.
“Era notte fonda quando tutto è iniziato con il rumore degli aerei di ricognizione in cielo. I miei bambini erano già addormentati ma poi sono iniziati i pesanti bombardamenti e loro si sono svegliati urlando. Abbiamo aperto tutte le finestre e le porte in modo che non si rompessero. Faceva molto freddo e i bambini tremavano, abbiamo cercato di rassicurarli dicendo loro che si trattava di un temporale, ma sanno bene che non poteva essere un tuono a fra tremare così un intero edificio. Siamo rimasti svegli tutta la notte cercando di tranquillizzarli senza avere idea di quando il bombardamento si sarebbe fermato. Quello che è successo la scorsa notte è successo molte altre volte e temiamo per quello che accadrà in futuro”, ha raccontato Maher Abdullah, responsabile dei programmi di Save the Children.