Antonio Tajani (pres. Parlamento Europeo, Fi) a La Zanzara su Radio 24:
“Mussolini? Fino a guerra ha fatto cose positive”. “Bisogna essere onesti, Duce ha realizzato infrastrutture, bonifiche, impianti sportivi, ponti, Iri”. “Non condivido metodi, la guerra e le leggi razziali, però…”
“Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, di Forza Italia. “Poi – aggiunge – si può non condividere il suo metodo. Io non sono fascista, non sono mai stato fascista e non condivido il suo pensiero politico. Però se bisogna essere onesti, ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia, l’istituto per la ricostruzione industriale. Quando uno dà un giudizio storico deve essere obiettivo, poi non condivido le leggi razziali che sono folli, la dichiarazione di guerra è stata un suicidio”. Qualcosa dunque va salvato del fascismo, chiedono i conduttori: “Certamente sì, certamente non era un campione della democrazia. Alcune cose sono state fatte, bisogna sempre dire la verità. Non bisogna essere faziosi nel giudizio. Complessivamente non giudico positiva la sua azione di governo, però alcune cose sono state fatte. Le cose sbagliate sono gravissime, Matteotti, leggi razziali, guerra. Sono tutte cose inaccettabili”.
“Cinesi? Anche squadre di calcio in mano a loro non va bene”. “Quando era cinese il Milan andava male”. “Fosse per me, metterei un limite ai giocatori stranieri e farei giocare più italiani”
“Ma voi vorreste che degli estranei arrivino a casa vostra e si comprino tutto? La cucina, i mobili, la camera da letto e voi siete degli ospiti? Non credo che sia giusto. Soprattutto perché poi io non posso fare la stessa cosa se vado in Cina. Quindi o c’è una regola che vale per tutti, perché la regola non può valere soltanto per me e non valere per l’altro. Quindi se i cinesi vogliono partecipare a bandi di gara, ad essere protagonisti in Europa, devono fare lo stesso a casa loro. Però siccome loro non sono un’economia di mercato, non sono una vera e propria democrazia, quindi bisogna stare in guardia”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, di Forza Italia. Cosa secondo lei non possono comprare?: “Io starei molto attento sulla vicenda dei 5G, starei molto attento a cedere i porti, a cedere le linee elettriche, com’è capitato in Portogallo o in Grecia. E anche le squadre di calcio. Non sono molto contento se si cedono”. Anche Berlusconi all’inizio ha ceduto ai cinesi: “Infatti è durata poco in mano ai cinesi e andava male. Non va bene che le squadre di calcio vadano in mano ai cinesi, io farei giocare anche più giocatori italiani in campionato. Metterei un limite”.
“Salvini? Io sovranista europeo lui prima era sovranista padano, adesso…”. “Leghista? Mai, sono juventino e non potrò mai essere interista. Non cambio bandiera”. “Immigarti? Salvini ne ha rimandati a casa pochi, tanto rumore per nulla”
“Se sono più sovranista io di Salvini? Io sono un sovranista europeo. E Salvini prima era sovranista padano, ora sovranista italiano”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, di Forza Italia. “Ho simpatia per Salvini – dice Tajani – sono per alleanza di centrodestra, ma non sarò mai leghista. No, non potrò essere interista perché sono juventino. Io sono di Forza Italia e non sono uno che cambia bandiera facilmente.”. Ma sui migranti sta facendo bene?: “C’è stato un flusso migratorio eccessivo, dovremmo mandarne tanti via, ma ne sono stati rimandati pochi nei loro paesi, e quindi tanto rumore per nulla. Servono invece degli immigrati qualificati che possano lavorare nelle nostre aziende, quindi non chi viene a lavorare nelle aziende, chi è preparato, chi è formato può andare nelle aziende e deve essere rispettato”.
“Conte? Una persona gentile, ma se devo parlare con chi prende decisioni chiamo Salvini o Di Maio”
“Conte? E’ una persona gentile, poi si sa che le decisioni politiche le prendono Salvini e Di Maio. Se devo fare un atto formale, chiamo Conte. Se poi devo vedere cosa fare, chiamo gli altri due. Sono loro che poi prendono le decisioni”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, di Forza Italia. “D’altronde – aggiunge – loro sono i due capi di partito. Conte non lo è, non è neanche eletto, quindi…ma ripeto, è una persona gentile, gradevole”.