Con il WWF liberata una poiana a Cattolica Eraclea curata al Centro Recupero Fauna Selvatica riaperto

È stata una festa.
Liberare un animale selvatico dopo averlo recuperato, curato e guarito è la gioia più grande per chi se ne è occupato.
E ad occuparsene, da poche settimane riaperto grazie ai volontari dell’Associazione “Caretta caretta”, è il Centro Recupero fauna Selvatica e Tartarughe Marine di Cattolica Eraclea, diretto da Daniela Freggi, già responsabile del Centro Tartarughe Marine di Lampedusa.
Una poiana.
Una poiana, rapace comune dalle nostre parti, è stata liberata dalle sapienti mani di una veterinaria di Bergamo, Angela Mangili, e un’altra cilena, Sofia Pereira, che al Centro RFS e TM di Cattolica E. l’hanno avuta in cura.
La liberazione è stata preceduta da un incontro con gli alunni della scuola media “E. Contino”, dove è stata presentata, per la prima volta al pubblico, l’apertura del nuovo Centro per la cura degli animali.
Alla manifestazione, organizzata dalla scuola e presentata dal prof. Giuseppe Mazzotta, Presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea, hanno preso la parola la vicaria, prof.ssa Antonella Zambito, che ha spronato i ragazzi a essere cittadini consapevoli di un futuro migliore, e il vice sindaco, Gianluca Marsala, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale.
La dr.ssa Maria Licata, responsabile del servizio ex Ripartizione Faunistica Venatoria, si è detta particolarmente felice dell’apertura del Centro di Cattolica Eraclea in quanto potrà soddisfare le innumerevoli e urgenti richieste di soccorso che quotidianamente provengono dal territorio.
A seguire, Daniela Freggi, icona dell’ambientalismo e “signora delle tartarughe” a Lampedusa, ha spiegato ai ragazzi l’importanza della biodiversità, dei valori legati al volontariato e alle prospettive etiche imposte dagli scenari futuri planetari.
È stata poi raccontata la storia del salvataggio della poiana, battezzata Eracle dalla platea, con l’intervento del giovane Emanuele Macaluso che l’ha recuperata salvandole di fatto la vita.
La liberazione dell’animale è avvenuta sulla collinetta rimboschita adiacente la scuola, dal recinto della quale i ragazzi hanno potuto assistere a tutte le op areazioni con un applauso di giubilo finale che ha reso il senso della positività del messaggio.
Il futuro ci attende, cerchiamo di renderlo giusto.