SONNO; DORMIVEGLIA O ATTENZIONE FLUTTUANTE; VEGLIA
Durante il sonno la nostra coscienza riesce a liberarsi dai gioghi della mente. Di fatto, quando sprofondiamo nel sonno la coscienza, attraverso il subconscio, inizia a parlare grazie ai sogni, utilizzando una serie di archetipi e simboli. La notte rappresenta dunque una sorta di morte apparente, poiché una volta distaccati dal corpo, la coscienza inizia a liberare dalla mente tutto ciò che abbiamo bisogno di fare affiorare.
Paradossalmente si può affermare che siamo più coscienti quando dormiamo di quanto non lo siamo da svegli?
Professor Pesce può spiegarci cosa avviene durante l’attività onirica?
Nell’attività onirica, durante il sonno rem (rapid eye movement),si effettuano circa 250 sogni per notte, i quali non vengono memorizzati per la maggior parte, ma creano stati emotivi particolari. Tali sogni influenzano massivamente il nostro soma dandoci un sonno più o meno turbato od emozionato. Questo è il motivo per il quale talvolta al risveglio ci si sente stanchi.
Cosa accade invece quando siamo in dormiveglia?
Il dormiveglia o attenzione fluttuante è un fase creativa ipersensibile, durante la quale gettiamo un ponte tra conscio ed inconscio. Durante questa fase possiamo sentire e percepire cose e sensazioni impercepibili nello stato di veglia. Ai miei allievi psicoterapeuti consigliavo di eseguire parte della seduta con attenzione fluttuante (dormiveglia). Sorgeva però il problema nel paziente che vedeva il suo analista come assonnato. Con l’attenzione fluttuante si può sentire il pensiero dell’altro, il non detto, si può avvertire lo stato psichico non verbalizzato, si può facilitare l’autoipnosi, si possono recuperare ricordi rimossi, si può rendere possibile l’impossibile, si possono acquisire ed esercitare poteri speciali ed apparentemente magici.
E durante la veglia? Dobbiamo invece creare il distacco da ciò in cui ci siamo identificati attraverso la pratica dell’auto osservazione?
Lo stato di veglia invece ci immette nel limitato razionale impedendoci la percezione di sensazioni ipersensibili (attenuate solo nello stato di nausea).
Il pensiero si formalizza nella costruzione verbale limitata e limitante. Concretamente, da svegli siamo ben lontani dallo stato quasi magico del dormiveglia.
Simona Mazza