Chi non si ricorda il mitico film di Ettore Scola, con Nino Manfredi ? Parlo di una certa generazione… Oggi chi è il brutto e cattivo? Sporco non so… Buttare in pattumiera una coperta di un senza tetto, “due stracci”, probabilmente quindi tutto il “confort” di una persona, di un essere umano, è un atto da “Bello, pulito e buono”? La risposta è in ciascuno di noi. Vantarsi di aver fatto le pulizie per strada su Facebook per poi cancellare lo stesso post e neanche assumere il gesto, dire che pensava che se ne fosse andato… oppure utilizzare la versione dei “precedenti penali”… è Bello? E semmai quali precedenti?
E no, che tristezza, che degrado… ma non il degrado di chi vive per strada con una coperta bensì di chi si è concesso il diritto di buttarli. Il degrado può essere anche in giacca e cravatta. Temo che lo sia sempre più sovente.
Paolo Polidori, vicesindaco leghista di Trieste, fa le pulizie in città. Farle anche nella propria coscienza?
Dietro ogni coperta in un angolo di strada c’è una storia, spesso molto triste. Gettare l’ultimo oggetto di un essere umano che non si conosce non è Bello… e non vale neanche un racconto del rimpianto regista Ettore Scola. Perché su quella collina romana c’era umanità nel disagio sociale… « Oh aò, ma ‘ndò vai? Vojo annà ‘ndo me pare, pensa pe’tte! » ma forse il vicesindaco triestino non capisce l’ironia… Io vorrei andare lontano!
Luisa Pace