Caro Babbo Natale,
ti avevo chiesto un acconto il mese passato
e forse è per questo che ti sei adirato.
È da agosto che non prendo soldi
li chiedevo per la spesa, non per i saldi.
Ho fatto notti al freddo e al gelo
da far rizzare a un orso polare il pelo.
Sono tanti gli straordinari non pagati
così come gli stipendi arretrati.
Con il saldo di agosto, ultimo acconto
al benzinaio non ho pagato il conto.
Qui i colleghi sputan fiele
e ce l’han con “San Michele”.
C’è la stella cometa, il bue e l’asinello
e dir bugie lo sai che non è bello.
Siamo così arrivati a Capodanno
e la beffa hai aggiunto al danno.
E’ questa la lettera tipo che diversi dipendenti dell’agrigentino della Global Security International, istituto di vigilanza palermitano, che hanno lavorato anche durante questo periodo di festività (nonostante non avessero ricevuto lo stipendio degli ultimi quattro mesi) potrebbero scrivere alla loro azienda dopo che si sono visti notificare a mezzo chat la comunicazione con la quale li si informava che la GSI non aveva rinnovato loro il contratto di lavoro.
Si tratta infatti di contratti a tempo determinato (solitamente bimestrali, part-time di 24 o 30 ore settimanali) prorogati di volta in volta in modo da non superare il limite previsto dalla legge, dopo il quale dovrebbero essere trasformati in contratti a tempo indeterminato.
I vertici dell’azienda, dopo una riunione tenutasi prima delle festività, nel fare gli auguri ai propri dipendenti avevano promesso che prima di Natale avrebbero ricevuto, quantomeno, gli stipendi di settembre. Quanti hanno continuato a lavorare recandosi in servizio con i propri mezzi, hanno finito con lo spendere in carburante anche i soldi che avevano ricevuto a saldo della mensilità di agosto.
Tra un panettone, un abbraccio e tanti auguri, questo è stato l’ultimo regalo che la G.S.I. ha fatto ai propri dipendenti in occasione dell’inizio del nuovo anno. Alla grotta, al freddo e al gelo, hanno aggiunto la fame…
gjm
Conosco bene questi galantuomini e spero tanto che la prefettura prima o poi gli ritiri la licenza