A Palermo Palazzo Reale e a Catania nella Presidenza della Regione Siciliana
Due giornate dedicate alla presentazione del volume “Donna Sacra di Sicilia”, a Palermo nella sala Gialla di Palazzo dei Normanni e a Catania nel salone della Presidenza della Regione Siciliana. I due eventi sono stati curati da Francesco La Rosa e Mariella Cutrona, con il contributo di Giuseppe Adernò e hanno ottenuto il patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana e i contributi del Presidente Nello Musumeci e dell’Assessore all’Istruzione Roberto Lagalla.
Il pomeriggio culturale palermitano è stato allietato dall’intervento di Innocenzo Glorioso, accompagnato dal suo cantastorie, dalla poesia dialettale di Cristina Adragna, dal maestoso abito che esaltava per intero la sicilianità realizzato da Maria Concetta Scaglione e indossato da Rebecca La Franca e dal secondo abito dedicato alla Baronessa di Carini, indossato da Francesca Gaia Minore e realizzato da Francesca Lo Baido.
A Catania l’evento ha ottenuto il patrocinio dell’Ucsi ed ha visto la partecipazione della prof. Maria Teresa Moscato, del dott. Domenico Interdonato e della giornalista Rossella Iannello la quale ha parlato del suo recente libro “La Bella Angelina”. In bella mostra sul tavolo dei relatori, le leggendarie “Teste di Moro” delle Ceramiche Cannarozzo di Caltagirone.
A Palermo, nel suo intervento Francesco La Rosa, ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato alla stesura del volume a cominciare dal Presidente Nello Musumeci, all’Assessore La Galla, Loredana Novelli dell’Associazione Sicilia Mundi a Domenico Interdonato Direttore del Progetto Sicilia nel Mondo e ai collaboratori: Giuseppe Adernò, Cristina Adragna, Patrizia Caruso, Stefano Catalano, Rosetta Catalanotto, Irene Di Liberto, Nina Di Nuzzo Micalizzi, Vincenzo Fiore, Maria Vincenza Fiorella, Nina Giambona, Ada Lattuca, Maria Teresa Moscato, Marinella Ragni e Germano Spagnolo. Alla fotografia hanno collaborato: Giuliana Cannarozzo, Giovanni Castronovo, Vanessa Fundarò, Carmen Intile, Priscilla La Franca, Aldo Claudio Medorini, Antonio Ugo Minore, Francesca Gaia Minore Enzo Napoli e Antonella Scarnà. Altre immagini sono state fornite da: Pippo Altomare, Maria Luisa La Rosa, Pippo Madè, Aldo Claudio Medorini e Stefania Perna. Un ringraziamento particolare è stato fatto a Claudia e Rosario Madè, Maria Pina e Laura Canino del Museo dei Pupi Siciliani di Partinico e a Maria Concetta Scaglione per aver cucito lo straordinario abito di donna siciliana. La Rosa nel suo intervento ha evidenziato: ” Il volume Donna Sacra di Sicilia è un progetto culturale che ha inteso esplorare la sacralità mistica e laica della donna siciliana attraverso storie, miti, leggende e valori essenziali che rendono l’universo femminile poliedrico e misterioso. La narrazione diversa e nuova delle tradizioni acquista rilevanza nell’offrire un insieme di storie supreme che costituiscono i modelli dell’agire umano: i miti. Schemi esemplari del bisogno dell’uomo che permettono di interpretare aspetti della vita di tutti i giorni, vicende che abitano la mente umana, come se fossero un’eredità o un patrimonio comune a tutti. Dalle parole degli autori emerge come la funzione narrativa sia tipica di ogni individuo e come il narrare sia un atto fisiologico quasi come il respirare”.
Passionale l’intervento di Mariella Cutrona: “Il volume è uno stimolante viatico e mezzo di approccio alla figura femminile siciliana intesa come un’identità senza tempo nel suo essere contemporaneamente moglie e madre, femmina e custode del focolare domestico. Donne coraggiose, siciliane che lasciano un’immagine nell’anima, in questa terra che è più di un’isola, è molto più di una regione. Donna Sacra di Sicilia è un coro eterogeneo femminile di poetesse, di patriote, di sante, ninfe e dee, di donne comuni che hanno saputo elevarsi con passione e cantare gli avvenimenti e gli ideali più nobili della nostra Sicilia”.
Donna Sacra di Sicilia “Corebook edizioni”, è un progetto culturale, ideato e coordinato da Francesco La Rosa, in collaborazione con Mariella Cutrona, i quali hanno saputo coinvolgere quindici autori, con l’intento di esplorare e far conoscere, la sacralità mistica e laica della donna siciliana.