La risposta a Papa Francesco è arrivata dalla Francia. Ci si poteva aspettare una reazione italiana ma sembra che nell’opinione pubblica sia diffusa l’opinione che è normale che un Papa si schieri contro l’aborto. Opinione che non fa una piega. Ma la violenza delle affermazioni del Papa, in piazza San Pietro, contro l’interruzione di gravidanza, l’utilizzo di termini come “Abortire è come affittare un sicario” non è tollerabile. Qualche medico italiano ha reagito via Twitter ma dall’Ordine dei Medici non sembra trapelare nulla a meno che io non mi sia persa qualcosa.
Ha reagito invece il Conseil National de l’Ordre des Medecins tramite il suo presidente, il dottor Patrick Bouet, che gli ha trasmesso una lettera. In un passaggio scrive: “Benché io comprenda che Sua Santità, in nome della propria fede, auspichi difendere principi importanti per la Chiesa che dirige, il CNOM non può accettare che l’anatema sia così gettato sull’insieme del corpo medico che si ritrova stigmatizzato”. Il dottor Bouet ha aggiunto che l’Ordine “Non può neppure tollerare la negazione della sofferenza fisica, psichica e morale vissuta da donne in difficoltà, talvolta in situazione di grande sofferenza quando fanno ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza”. E’ sceso in campo per difendere i medici e le donne contro dei propositi troppo violenti da parte del capo della Chiesa cattolica.
Non si tratta di essere cattolici, di un’altra fede o semplicemente atei. E’ inaccettabile che un’autorità spirituale utilizzi un tal linguaggio. La Francia difende il principio di laicità ma tra i medici, ovviamente, ci sono fedeli e non, così come tra le donne che si trovano di fronte alla difficoltà di dover prendere una decisione che non è mai facile.
Peraltro, tali propositi non sono stati tenuti nel quadro, ad esempio, di un’enciclica ma ben sottolineati e ripetuti al microfono a piazza piena. Non ci sono scusanti e se vogliamo aggiungere un’aggravante, il Vaticano dovrebbe fare profilo basso sinché continueranno a prodursi atti di pedofilia perpetrati da preti cattolici e coperti dalla Chiesa stessa!
Luisa Pace