Il taglio del parco slot è stato completato: l’obiettivo delle 265mila macchine – 140mila in meno rispetto a quelle “fotografate” al 31 dicembre 2016 – è stato raggiunto, come apprende Agipronews da fonti istituzionali. Restano ancora in stand by circa 2mila slot collegate al concessionario Codere, che ha fatto ricorso ed è in attesa di una sentenza del Tar Lazio.
Il taglio della rete di raccolta è stato stabilito dalla “Manovrina” varata nel giugno 2017 e da un successivo decreto del Mef pubblicato in Gazzetta Ufficiale a settembre dello scorso anno.
Nei dieci giorni lavorativi seguenti al 30 aprile era previsto che i Monopoli verificassero l’effettiva riduzione dei nulla osta attivi dei singoli concessionari, altri venti giorni lavorativi erano previsti per la revoca delle autorizzazioni in eccesso (su base regionale e individuando i meno “redditizi”). In seguito i Monopoli hanno comunicato agli operatori il numero di nulla osta revocati. Infine i concessionari – con il termine fissato in ulteriori cinque giorni lavorativi – hanno bloccato gli apparecchi in eccesso, anche per non incorrere nelle sanzioni: previsti 10mila euro “una tantum” per ogni apparecchio e immediato distacco del collegamento alla rete telematica.
TAGLIO SLOT, NEI PRIMI 4 MESI DEL 2018 TREND AL RIBASSO: RACCOLTI 420 MILIONI IN MENO (-2,5%)
Oltre 420 milioni di raccolta in meno nei primi 4 mesi del 2018: è l’effetto visibile del taglio operato sul parco slot dei concessionari italiani, come risulta ad Agipronews da dati del settore. Il calo è in percentuale pari al 2,5%, si è passati dai 16,7 miliardi del periodo gennaio-aprile 2017, ai 16,3 del primo quadrimestre di quest’anno: il dato, però, accorpa alla raccolta delle slot quella delle Vlt, le macchine installate in locali specializzati, che potrebbero in parte aver compensato la raccolta in calo sulle slot “tagliate”.