Giudici lasciati soli, con la spada
nel fodero sgualcito da un miserevole inganno.
Giudici onesti, naufraghi di un destino
che non li ha perdonati:
uomini saggi aggrappati ad un tronco
che galleggia inerme in alto mare, mosso
da orde invisibili e sotterranee;
uomini nati in gennaio, mese stanco
dell’inverno che vi semina la neve,
morti in agosto con uno sparo diritto,
all’ultima curva, di una vita vissuta libera
seppur in solitudine, come l’onestà
che soffre spesso le sue pene.
FABIO STRINATI
BIOGRAFIA
Fabio Strinati ( Esanatoglia 1983 ) Poeta, artista, esperentatista e compositore.
Sue poesie sono state tradotte in romeno e in spagnolo.
È inoltre il direttore della collana poesia per Il Foglio Letterario e cura una rubrica poetica dal nome Retroscena, proprio sulla Rivista mensile del Foglio Letterario, dove ogni mese, ospita poeti di fama nazionale ed internazionale.
Strinati è uno studioso dell’olismo, della patafisica, della poesia visiva, sonora, elettronica e concreta.