Quanta ignoranza nel buonismo. Tutti girati verso Israele, tutti a condannare la reazione contro la manifestazione di Gaza. Tutti a rilanciarsi le immagini degli snipers israeliani sulla collina. Sui social c’è chi li chiama “bestie”, riferendosi alle forze armate israeliane. La stampa resta sorda alle dichiarazioni dell’esercito che teme infiltrazioni terroristiche.
Bisogna essere politicamente corretti. Che Hamas sia un’organizzazione terroristica non attira l’attenzione. Anzi, c’è chi si spinge a dire che Hamas è strumentalizzata per bistrattare il popolo palestinese. Il nemico è Israele amico degli USA. Quando finirà questa emotività attorno al conflitto israelo-palestinese? Quando si parlerà delle marce per la pace organizzate, ad esempio, da donne israeliane e palestinesi separatamente o insieme?
Israele è uno Stato sovrano ed aveva avvisato i militanti che non avrebbe fatto concessioni lungo la frontiera. E così è, piaccia o non piaccia. Israele è il paese più commentato al mondo anche da chi non c’è mai stato a chi non sa come ci si vive, come ci si sposta. Ma inutile spiegarlo, non interessa quasi nessuno. Il mondo è diviso in pro-israeliani e pro-palestinesi.
Nel frattempo in Venezuela Maduro sta uccidendo la propria popolazione. Non una parola. I venezuelani non hanno più neppure la farina per farsi il pane e hanno diritto ad un’ora sola di elettricità al giorno, ospedali compresi. Ma questa è un’altra storia.
Il Consiglio di sicurezza dell’ONU si riunisce mentre Hamas cerca di far cancellare la frontiera con Israele. Lo stesso consiglio che ha lasciato morire i civili siriani…
Gli estremisti di Hamas si nascondono dietro donne e bambini. Da sempre li mandano in prima linea per poter poi gridare all’assassino. Veri uomini! Ma le testimonianze di medici sul posto non sono ascoltate.
Non cambierà mai sembra e le tifoserie non hanno mai portato nulla di buono.
Luisa Pace