Fu il promotore della grande riforma fiscale di Donald Trump. Crollano i mercati finanziari.
Nuovo terremoto nell’amministrazione Trump. Si é dimesso in queste ore il consigliere economico della Casa Bianca, Gary Cohn. Da diverso tempo si era mostrato contrario alla politica presidenziale relativa ai dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio negli States. “Ha fatto un lavoro superbo” ha dichiarato Donald Trump poco dopo la sua decisione, definendolo “un raro talento”. In realtà da tempo erano sempre più aspri i contrasti fra i due, con il presidente americano che non lesinava di appellarlo ironicamente “Globalista” per le sue visioni a favore del libero commercio. Ex banchiere della Goldman Sachs, a Cohn va riconosciuto il successo del taglio delle tasse da trilioni di dollari dello scorso anno, uno dei più grandi tagli fiscali mai operati da un’amministrazione degli Stati Uniti. La notizia delle dimissioni di Cohn, e il timore per nuove spinte protezioniste da parte di Trump, hanno generato ripercussioni in tutte le principali borse mondiali: a risentirne maggiormente i mercati asiatici che hanno chiuso in rosso, in ribasso anche i mercati europei. Male anche Wall Street.
Per la sua sostituzione vengono fatti i nomi di Larry Kudlow e Peter Navarro, entrambi con visioni diametralmente opposte in tema di commercio internazionale: liberista il primo, estremamente nazionalista il secondo.
Parole molto dure sull’argomento sono state espresse nei giorni scorsi da Zhang Yesui, portavoce del Parlamento cinese: “La Cina non vuole una guerra commerciale” precisando che la sua nazione e’ comunque ” pronta a prendere le misure necessarie” se gli Stati Uniti insisteranno con i loro intenti protezionisti.
A tale riguardo, le tensioni non tendono ad allentarsi neanche con l’Unione Europea. Il presidente statunitense, in risposta alle tante critiche piovutegli addosso, aveva duramente dichiarato alcuni giorni fa: “La Ue è stata particolarmente dura con gli Stati Uniti. Hanno reso impossibile vendere lì alcuni nostri prodotti”. Da tempo la stessa Unione Europea aveva criticato l’ipotesi di dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio ventilata da Trump, invitando lo stesso presidente a ritornare sui suoi passi, ma promettendo allo stesso tempo anche contromisure adeguate a breve.
A margine di tutto ciò, nelle ultime ore arriva anche la notizia di un nuovo scandalo che lo riguarda. Il Washington Post riporta che la pornostar Stormy Daniels (vero nome Stephanie Clifford) lo avrebbe denunciato perché non avrebbe firmato l’accordo per tacere una loro presunta love – story. La donna avrebbe avuto una relazione molto tempo fa con il miliardario newyorkese, firmando anche un contratto affinché mantenesse il silenzio su tutta la vicenda, dietro versamento di una cospicua somma di denaro, accordo che non sarebbe però stato controfirmato dallo stesso Trump, lasciando quindi alla donna la possibilità di intraprendere causa contro lo stesso.
Sono giorni di fuoco per l’amministrazione americana. Per il presidente americano i problemi sembrano non esaurirsi mai.
Graziano Dipace