Il Tribunale della “libertà” di Catania ha depositato le motivazioni: il geometra Angelo Piana non andava arrestato perché non ha commesso alcun reato. La Procura non ha impugnato.
Il Tribunale della “libertà” di Catania (Pres. Dott.ssa Gabriella LARATO, Giudici a latere, Dott.ssa Dorotea CATENA e Dott.ssa Claudia FERLITO) ha depositato le motivazioni dell’ordinanza con cui in data 21/12/2017, in accoglimento dell’istanza di riesame presentata dagli Avv.ti Giuseppe Lipera e Pietro Lipera, annullando tout court l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 17/11/2017 dal G.I.P. di Catania, ebbe ad ordinare l’immediata rimessione in libertà del Geom. Angelo PIANA.
Dalla lettura delle motivazioni del provvedimento emerge chiaramente come il Tribunale del Riesame di Catania abbia annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione “Gorgoni“, richiesta dai P.M., Dott.ssa Antonella Barrera e Dott.ssa Barbara Tiziana Laudani, per assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati; in particolare, il Tribunale etneo ha rilevato come “le condotte al medesimo ascritte non possono essere inquadrate nel paradigma del concorso nella corruzione e nella turbata libertà degli incanti“.
Come noto, il geometra Angelo PIANA era stato arrestato e ristretto in carcere per ventiquattro giorni, proprio perché accusato dei reati di corruzione e turbativa d’asta con riferimento ad una gara finalizzata ad assegnare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti presso il Comune di Trecastagni.
La Procura della Repubblica di Catania non ha proposto impugnazione nei confronti dell’ordinanza emessa dal Tribunale della “libertà” di Catania, divenuta ormai irrevocabile.
Il commento dei difensori, Avvocati Giuseppe e Pietro Lipera: “Plauso certamente al Tribunale della “libertà” di Catania che, in qualità di Giudice terzo, dopo aver serenamente valutato le teorie contrapposte di Accusa e Difesa, ha ritenuto con estrema precisione la non sussistenza di indizi validi di colpevolezza“.